.................................................................Angelo si raschiò la gola e dominando a stentoun singhiozzo gliela rilesse. Parlami e lascia che parli, amica mia, spiegami e lascia che spieghi perchè dissanguato da mille rasoi impiccato da mille capestri sospeso sul baratro d'un buio che acceca d'un silenzio che assorda posso ancora sognar la mia fiaba senza futuro eppure piena di speranze come se avessi un domani. Perchè un giorno mi desti un quaderno. E col quaderno la tua amicizia, il tuo amore. Amore e amicizia sono la stessa cosa, amica mia, i due volti dello stesso bisogno della stessa insaziabile fame della stessa inestinguibile sete. E se mi dici che sono due cose diverse io ti rispondo che nell'amicizia c'è più amore che nell'amore. "Va bene , Gino?"La mummia tacque un istante. Poi la fessura all'al-tezza della bocca si schiuse di nuovo."No, devi correggere una parola. Al posto di amicadevi scrivere amico. Perchè volevo darla a suorFrancoise, questa poesia. M'era scoppiata dentroper lei. Invece la dò a te.""A me?!?. Io non ti ho regalato nessun quaderno,Gino.""Oh,sì. Me l'hai regalato. Cento volte me l'hai re-galato. Anche oggi, con quel singhiozzo. L'ho capi-to, sai, che se le mani si potessero trapiantare co-me i reni tu mi regaleresti una delle tue.""Gino!""Le ho perdute, vero?""No, Gino, no...""Le ho perdute. Trattenevi il singhiozzo per questo.Lo sento. Lo so.""No, Gino, è che...""Sono monco. Altro che scimmia col pollice messocom'è messo e l'indice messo com'è messo. Sonomonco.""Gino...""Mi ha tagliato le mani quel criminale. Mi ha am-mazzato.""Gino...""Vai, Angelo, vai. Torna ma ora vai.""Torno domenica, Gino...""Sì...quel criminale... Me le ha tagliate, mi ha am-mazzato, quel criminale... Criminale...Criminale..."...................................................................... ORIANA FALLACI
"INSCIALLAH" di Oriana FALLACI
.................................................................Angelo si raschiò la gola e dominando a stentoun singhiozzo gliela rilesse. Parlami e lascia che parli, amica mia, spiegami e lascia che spieghi perchè dissanguato da mille rasoi impiccato da mille capestri sospeso sul baratro d'un buio che acceca d'un silenzio che assorda posso ancora sognar la mia fiaba senza futuro eppure piena di speranze come se avessi un domani. Perchè un giorno mi desti un quaderno. E col quaderno la tua amicizia, il tuo amore. Amore e amicizia sono la stessa cosa, amica mia, i due volti dello stesso bisogno della stessa insaziabile fame della stessa inestinguibile sete. E se mi dici che sono due cose diverse io ti rispondo che nell'amicizia c'è più amore che nell'amore. "Va bene , Gino?"La mummia tacque un istante. Poi la fessura all'al-tezza della bocca si schiuse di nuovo."No, devi correggere una parola. Al posto di amicadevi scrivere amico. Perchè volevo darla a suorFrancoise, questa poesia. M'era scoppiata dentroper lei. Invece la dò a te.""A me?!?. Io non ti ho regalato nessun quaderno,Gino.""Oh,sì. Me l'hai regalato. Cento volte me l'hai re-galato. Anche oggi, con quel singhiozzo. L'ho capi-to, sai, che se le mani si potessero trapiantare co-me i reni tu mi regaleresti una delle tue.""Gino!""Le ho perdute, vero?""No, Gino, no...""Le ho perdute. Trattenevi il singhiozzo per questo.Lo sento. Lo so.""No, Gino, è che...""Sono monco. Altro che scimmia col pollice messocom'è messo e l'indice messo com'è messo. Sonomonco.""Gino...""Mi ha tagliato le mani quel criminale. Mi ha am-mazzato.""Gino...""Vai, Angelo, vai. Torna ma ora vai.""Torno domenica, Gino...""Sì...quel criminale... Me le ha tagliate, mi ha am-mazzato, quel criminale... Criminale...Criminale..."...................................................................... ORIANA FALLACI