sensazioni

In noi è l'orrore più grande che si possa conoscere:quello che,senza motivo apparente,porta la vittima a chiedere un"perchè"al proprio carnefice,senza per questo ottenerne risposta.Ed è proprio da questo abisso senza fondo che sento erompere il senso di disorientamento che tutto ciò finisce per provocare nell'individuo.Un senso che traspare forte,anzi che urla assordante ed annichilente dai tuoi versi drammatici,mia dolcissima Cene.........Colpito nel profondo, ti abbraccio come solo la brezza lacustre, viva e garbata, nonostante il nostro essere morti........W.......

Purtroppo il male oscuro che sempre più avanza nell'umanità, ci rende fragili e indifesi, incapaci di comprendere l'orrore devastante che esso produce. Non ci sono parole sufficienti per gridare lo sdegno che crea e l'aria stessa si ammorba di dolore. Solo la pietà, forse, può aiutarci a sopportare questo scempio. Grazie infinite Principe per il bellissimo e sentito commento. Dal lago oggi "brontoloso"un abbraccio di amicizia affettuosa. Notte Cene