La gaia scienza

Il farmaco dell'autocompiacimento


Ieri pomeriggio è scattato qualcosa. La disperazione dell'emozionalmente sempre tutto uguale (pensieri di te in loop) mi ha portato a riprendere in mano la mia tesi. L'idea di romanzarla non mi ha mai abbandonato. Prendo una matita, faccio la punta. Decido di profanarla e di sottolinearla a piacimento. Fantastico! Rileggere quelle righe e sapere che provengono da me mi ha donato un senso di autocompiacimento dalle sfumature medicinali. Ho preso qualche appunto e qualche idea è venuta.Quella è sempre e ancora la MIA tesi. Qua e là, scopro che alcune frasi esprimono, fatalmente (?), l'esatta interpretazione di ciò che sto passando in questi giorni. Il concetto di Destino e la volontà umana di voler comprendere e com-prendere tutto, per poter incasellare anche il caos dell'incomprensibile, dando un senso anche a ciò che di senso, razionalmente inteso, non ne ha.Mi butto terapeuticamente nella mia opera tralasciata. Riprendo in mano la filosofia come guida di vita, come psicologia e antropologia.