Il rapporto annuale del Censis parla chiaro: lo stato sociale in Italia è ridotto a una "poltiglia di massa: impastata di pulsioni, emozioni, esperienze e, di conseguenza, particolarmente indifferente a fini e obiettivi di futuro, quindi ripiegata su se stessa. Una realtà sociale che inclina pericolosamente verso una progressiva esperienza del peggio". Dalla microcriminalità alle disfunzioni burocratiche, dalla violenza intrafamiliare e giovanile al basso livello dei programmi televisivi, dalla politica inconcludente all'emergenza rifiuti, infrastrutturale e, aggiungerei, anche scolastica, scientifica e morale. Non ci facciamo mancare niente e scivoliamo nel baratro, fino a una sempre più grave assuefazione al peggio."Tanto che, quasi quasi al termine poltiglia di massa si potrebbe (con eleganza minore) sostituire il termine più impressivo di “mucillagine”, quasi un insieme inconcludente di “elementi individuali e di ritagli personali” tenuti insieme da un sociale di bassa lega - sostiene il Censis -Pertanto in una società così inconcludente appare difficile attendersi l’emergere di una qualsivoglia capacità o ripresa di sviluppo di massa, di “sviluppo di popolo” come si diceva una volta".E' quasi arrendevole dover constatare quanto abbiano rovinato l'Italia. Il mio Paese. Mi sento incazzata e abbattuta. Battuta. E' vergognosa la situazione politica attuale. Ma le bacchettate dell'UE, la serie infinita di scioperi, che non risparmiano nessuna categoria, e questi rapporti allarmanti...servono a qualcosa? Smuovono le acque? Iniziano a far filtrare la melma? Chi ci salverà? L'emigrazione? La guerra civile? Tra poco saremo costretti a chiedere gli aiuti umanitari, siamo a un passo dal Terzo mondo.