La gaia scienza

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO


La frase di Etty, da poco postata, l'ho scritta anni fa su un post it, ormai un po' sgualcito, che tengo sempre sulla mia scrivania. Quando l'ho letta, tra le meravigliose pagine di quel diario, l'ho subito fatta mia. E' come se avesse letto nel futuro un pensiero che a volte mi pervade. Difficile descrivermi, anche per me stessa. Le contraddizioni sono anche in me, non solo al di fuori. L'ho sempre saputo, e se a volte ne vado fiera (perchè mi fa credere di essere in un certo modo speciale rispetto al banale), altre volte vorrei essere molto più semplice (...ai miei occhi?). Certo è che le esperienze della vita forgiano la psicologia e quindi il modo in cui tenti di leggerti dentro e il modo in cui "gli altri" ti vedono o il modo in cui credi di essere vista o quello in cui vorresti essere vista. Lo so di creare spesso confusione. Eppure l'empatia che tanto cerco non è facile da raggiungere quando chi hai di fronte mette macigni che ostacolano la semplice comunicazione. Allora mi chiudo, divento un'altra. Quella che più si confà al momento. Perchè capisci che metti troppo in gioco. Vorrei soprattutto una comunicazione semplice: quella delle emozioni e dell'intuito, della sincerità, dell'apertura. Senza il rischio del pre-giudizio. Non sono una persona estremamente razionale. So ragionare, ma nei rapporti interpersonali l'impulso, la sensazione a pelle, la percettività...sono il mio "filtro" naturale. Non so mentire. Non so essere diplomatica quando la cosa mi riguarda. Se mi sento "ingiustamente giudicata" provo a farmi capire, ma se il risultato è la chiusura totale e/o una caciara che offusca un po' di serietà sbatto la porta. E' l'orgoglio. Ne ho da vendere (come la pubblicità)!
Ma se c'è una cosa che detesto è sbattere la porta senza aver chiarito. Un controsenso, lo so. Chiudo il dialogo ma vorrei riaprirlo. Perchè vorrei essere compresa. Che limite... Che limite voler pensare e sperare che chi hai davanti sia in grado di scavare nelle mie innumerevoli pieghe. In fin dei conti è ottimismo...o utopia? Io: sensibile schiacciasassi.