La gaia scienza

facebook terapia


L'ho odiato. Ne sono stata alla larga. Mi sono iscritta e poi cancellata. Mi sono nuovamente iscritta e adesso sto lì, felice di averlo fatto. Perchè...Perchè è stata ed è una sorta di terapia. Senza Fb non avrei mai potuto risentire Nico, prima che...se ne andasse. Dopo tanti sogni allarmanti in cui mi chiedeva aiuto (e che sono continuati per anni)...l'ho trovato lì, tutto ad un tratto. Bene, allora stai bene... No, non era così. Anche in questo siamo simili, condividiamo quel fluttuare tra spleen e ideal di baudelaireiana memoria. Navighiamo tra la pazzia e quel senso di maledettismo che schiaccia a terra. Me l'hai detto, mi hai spiegato, ti sei confidato e mi hai anche chiesto scusa un milione di volte per il nostro passato. Ci siamo sentiti, abbiamo parlato, ci siamo chiariti. Sei cambiato, ma la parte migliore di te è sempre la stessa. Dovevamo rivederci, "per chiudere il cerchio", come ti dicevo. Non ci siamo riusciti. Volevo chiamarti quel giorno: una bella giornata di sole...e non sapevo che già non c'eri più...questione di ore. Ma chissà perchè il pensiero era lì, fisso. Come se non ci fosse più tempo per aspettare, come se fosse una cosa urgente.Una Botta vera, quel lunedì mattina. Una settimana d'inferno. Per fortuna ho pianto tanto, tanto, tanto. Ho sfogato. Poi ho pensato a quanto mi hai detto l'ultima volta che ci siamo sentiti. Parole e auguri che terrò sempre con me. Quella settimana ti ho sognato: un volto sorridente che spariva nel buio. Mi sono detta "Se era vero il primo messaggio, sarà vero anche questo". Quindi..penso che tu mi abbia voluto tranquillizzare, così come credo che quelle canzoni ascoltate in radio, per caso, in quel momento, fossero opera tua (perchè avevano tutte un senso incredibilmente legato a te). E quindi ti lascio andare. Ti verrò a trovare quando sentirò che sarà il momento giusto. Verrò con un sorriso, con qualcosa di bello da raccontarti. Vorrei portarti un girasole.E' stato terapeutico, appunto. Perchè sento di aver sciolto dei nodi che portavo dentro da troppi anni. Grandi nodi. Domande, dubbi..e quel senso di non concluso, una foresta di punti interrogativi e di insicurezze. Non può essere tutto frutto della casualità, del caos. Troppe coincidenze, troppe davvero. Continueremo a comunicare anche così, in questa condizione. Ho sempre pensato e detto che la comunicazione non è solo fatta di parole..è bel altro. E' oltre. Il dialogo esiste anche senza la presenza materiale. Ne ho avuto la prova definitiva, vissuta in prima persona, sulla mia pelle, sulle mie intuizioni e sensazioni.E' tragico, tutto questo. Ma forse un senso ce l'ha... Egoisticamente? Non lo so. Chissà...Chi sa...Un abbraccio, Amico mio.