Se tu dovessi venire in autunnomi leverei di torno l'estatecon un gesto stizzito ed un sorrisetto,come fa la massaia con la mosca.Se entro un anno potessi rivederti, avvolgerei in gomitoli i mesi,per poi metterli in cassetti separati -per paura che i numeri si mescolino.Se mancassero ancora alcuni secoli,li conterei ad uno ad uno sulla mano -sottraendo, finché non mi cadesserole dita nella terra della Tasmania.Se fossi certa che, finita questa vita,io e te vivremo ancora -come una buccia la butterei lontano -e accetterei l'eternità all'istante.Ma ora, incerta della dimensionedi questa che sta in mezzo,la soffro come l'ape-spiritelloche non preannuncia quando pungerà. Ti dedico questa poesia di Emily Dickinson. Ormai dispero che un giorno tu tornerai qui. Non riesco a comprendere le ragioni che ti hanno portato lontano, ma spero che un giorno le stesse ragioni ti riportino qui.