Diario da Tashkent

Impatto devastante


Domenica 3 Ottobre , ore 21:00Eccoci nel nostro appartamento di Tashkent , domani è il grande giorno , conosceremo finalmente Alessandra , ma andiamo con ordine.Il benvenuto a Tashkent non è stato dei migliori , atterraggio in perfetto orario alle 03.30  di domenica 3 Ottobre, al ritiro bagagli le nostre valigie non sono presenti all’appello ; dopo esserci accertati che non c’erano altre valigie da Mosca , al controllo passaporti avvisiamo la funzionaria che ci fa accompagnare al “Lost and Found” , dove troviamo una coppia di ragazzi Polacco – Danese che hanno avuto la nostra stessa disavventura .Chiediamo l’intervento della nostra giuda spirituale tartara , che ci stava aspettando agli arrivi internazionali, questi ci aiuta a sporgere denuncia per far partire le ricerche .Partiamo per Chilanzar , dove è sito il nostro appartamento e anche l’istituto di Alessandra , durante il tragitto scopriamo che la nostra affidabile e alquanto smemorata guida si è completamente dimenticata , volontariamente o meno non si sa , di procurarci una chiavetta Internet USB , lì , Simona parte e ricorda che è da circa una settimana che sapeva di questa nostra richiesta e che anzi questa era la richiesta con più alta priorità.Arriviamo nell’appartamento , peggio di quanto si presentava nelle foto fatteci pervenire, il “padrone” di casa è il nostro vicino di appartamento, un ragazzo Uzbeko, gentile che parla perfettamente l’inglese , sono le 6:30 di mattina , veniamo avvisati che dalle 8:30 del mattino ci sarebbe stata una festa in strada (proprio sotto la nostra finestra) , scopriamo poi che si tratta di una appendice e prosecuzione di una festa di matrimonio avvenuta il giorno prima.Khurshid , questo è il nome del padrone di casa si incarica di cambiare per noi nella mattinata dei dollari nella famosa moneta Uzbeka SUM , inoltre si impegna appena siamo riposati di accompagnarci nei dintorni per orientarci e aiutarci a fare le prime compere.Come promesso alle 8:30 inizia la festa , un incubo, musica folk Uzbeka live a tutto volume, non ce la facciamo ad alzarci, Simona si infila due tappi di gomma nelle orecchi e continua a dormire, o almeno ci prova, io non ho nemmeno la forza di fare ciò, resto in quella specie di letto svenuto e provato.Alle 10:00 decidiamo che la musica Uzbeka ha avuto la meglio , ci alziamo e facciamo colazione, ora la priorità è lavarsi e avere almeno un ricambio pulito.Cerchiamo di uscire di casa, ma la serratura non si apre dall’interno , richiamiamo l’attenzione del padrone di casa battendo con i pugni sulla porta metallica dell’appartamento , questi ci apre e ci confida “ ma io avevo detto a Marat che non si doveva usare la serratura dall’interno , ma solo il catenaccio meccanico”, ok, penso tra me e me,”… ma non è Marat che deve vivere in questo posto per almeno un mese……” .Risolto con disappunto il piccolo incidente, ci accompagna nei dintorni in visita ai bazar locali , negozi di generi di prima necessità , di abbigliamento , anche se la dicitura “negozi” sopravvaluta molto la realta.In breve nel giro di 30 minuti bruciamo letteralmente quanto Khurshid aveva cambiato, dopotutto, con le valigie disperse siamo stati costretti a comperare tutto, dentifricio, sapone, rasoio, schiuma da barba, dopobarba ,shampoo, mutande, calze, ciabatte, t-shirt, una polo, una camicia per Simona.Decidiamo questa volta di cambiare il doppio , ovvero 100 $ , Khurshid si presta nuovamente all’operazione.Decidiamo di tornare a casa per levarci di dosso i vestiti di viaggio , di due giorni e darci una lavata.Khurshid mi fa notare quanto noi Italiani siamo nervosi e istintivi e scattiamo in maniera brusca.Sarà , ma non avendo praticamente dormito, essendo sporchi, sudati e puzzosi, senza aver lavato nemmeno i denti, senza aver nemmeno pranzato, con la chimera di rivedere i nostri bagagli e aver bruciato in mezza giornata 150$ per niente probabilmente anche lui sarebbe stato un po’ nervoso.Dopo la doccia decido di mettermi sul letto, mentre Simona, con spirito gladiatorio , con l’aiuto di Mutabar, la moglie del padrone di casa , si cimenta ad usare la lavatrice con le scritte in Russo.Alle 18:00 arriva Marat, dopo aver programmato la giornata successiva , tra orfanotrofio, Aeroflot per i bagagli e per la nostra registrazione, usciamo in cerca di cibo.Ci fermiamo in un ristorantino dove ceniamo con ravioli e spiedini di montone e cipolla.Ci servono ancora due cose per la casa e per l’igiene personale, andiamo in centro con un taxi, specifico al nostro disattento angelo custode Uzbeko la necessità di pagare con Carta Mastercard, visto che i SUM cambiati nel pomeriggio sono alla frutta, segnaliamo che durante l’ultima nostra visita, in quel supermercato risalente a marzo accettavano solo VISA , questi chiede al banco informazioni , tutto è OK.Simona si lancia, una donna in un supermercato Asiatico dove può trovare i prodotti di casa è pericolosissima .Al momento di pagare, sorpresa, accettano solo la carta VISA , non l’avessi detto, il fumo mi usciva dalle orecchie , diamo fondo agli ultimi spiccioli Uzbeki per pagare il supermercato , con pochi SUM compro una maglietta della salute bianca e un paio di boxer e torniamo a casa con le tasche vuote, chiedo a Marat di , cortesemente, pagare il taxi per il rientro.In casa ci sbattiamo sul letto…..domani è il grande giorno.