Diario da Tashkent

Snowglobes


Sabato 16 Ottobre 2010Mi hanno sempre affascinato le snowglobes, le pallette con la neve dentro, appena le muovi o le scuoti un attimo, tutta la "neve" depositata sul fondo si anima e in sospensione riempie il globo di vetro in un forsennato turbinio di finti fiocchi di neve bianchi, poi lemme lemme , con calma, quasi con noia e noncuranza ritornano al loro posto, sul fondo, come se nulla fosse successo .Bè oggi qualcosa del genere è capitato, sono arrivate a Malpensa le valigie che avevamo perso di vista dal 02 Ottobre, giorno della nostra partenza per Tashkent , giorno in cui abbiamo scosso lo snowglobes della nostra vita per cercare di creare un turbinio di vitalità e allegria nella nostra esistenza e aimè un altro tassello di quella triste esperienza è ritornato al suo posto .Purtroppo la scossa è  terminata dopo tre giorni di intense emozioni e non siamo riusciti a innescare un moto positivo e permanente sulla neve della palletta della nostra vita e sulla esistenza della bambina che abbiamo lasciato a Tashkent.Ormai sono già 10 giorni dal nostro ritorno dall'Uzbekistan e troppi fiocchi di neve sono tornati al loro posto , con noncuranza, come se nulla fosse stato.Il lavoro è ripreso con la solita routine, il tran tran famigliare anche , sicuramente abbiamo ricevuto solidarietà , comprensione da colleghi o conoscenti che non avremmo mai e poi mai immaginato, ma alla fine , evidentemente tutto si smorza , e la neve lemme lemme ritorna a posarsi sul fondo.Anche il dolore sta svanendo , credo che ci vorrà un pò di tempo, ma sicuramente il dolore lascerà il posto al rammarico che a sua volta lascerà il posto alla recriminazione al fato e al destino.Dall'Ente c'è il silenzio , da Giovedì 07 Ottobre , nessuno si è fatto vivo, probabilmente non ci sono novità di rilievo (se mai ci saranno) o forse non hanno ancora sciolto quelle riserve ingiunte a noi o alla nostra procedura .