vagabondaggi

DI NUOVO IN GINOCCHIO


Devo constatare ancora una volta come il pensiero positivo non faccia per me, credetemi, ci ho provato ho guardato le cose sotto l’occhio dell’ottimismo, della speranza finalmente di poter essere conosciuta ed accettata per quello che sono, mi sono sentita libera di potermi esprimere con sincerità e schiettezza, mostrandomi per quella che sono, senza maschere,  con le mie vulnerabilità e le mie ferite…Ma ancora una volta ho dovuto confrontarmi con il dolore di porte chiuse in faccia senza un reale e logico perché.So di aver sbagliato, di aver avuto un atteggiamento non corretto, mi sono scusata anche molto accoratamente perché è giusto quando si sbaglia  chiedere scusa , per una forma di riconoscimento del rispetto che si ha dell’altro al quale si è fatto un torto, ma sto pagando un prezzo altissimo, con un silenzio senza parole o spiegazioni, un silenzio che impedisce il confronto, un  silenzio che porta i fantasmi della mia mente ad ululare le loro menzogne, quel silenzio che mi riporta alla devastazione che come donna ho subito recentemente.Un dialogo franco avrebbe sicuramente risolto tutto, in un modo o nell’altro, mi avrebbe fatto capire  dove e come ho sbagliato, e motivare e scusarmi  per l’atto d’infantilismo che ho avuto e del quale subito mi sono resa conto …E’ una situazione superabile, in fondo conoscersi è anche questo a volte, e come mi è stato detto l’arrabbiatura non è una chiusura ma un confronto per una maggiore conoscenza, eppure ora il dialogo, nostro punto di forza, ora manca , lasciandomi un mare di domande senza un perché. Mi trovo nuovamente a terra, senza le forze per rialzarmi, eppure ero stata schietta come sempre, mi mostro sempre come sono con i miei fantasmi e le mie ferite che sanguinano, proprio per far capire che a volte anche le domande più sciocche e le risposte ovvie hanno il senso di rassicurarmi.Ancora una volta mi devo rammaricare di aver mostrato il mio vero volto e non la maschera che indosso  quotidianamente, ancora una volta devo pentirmi della mia segreta speranza di voler essere conosciuta per quello che sono.Ancora una volta pago un prezzo altissimo, che con un banale ma profondo dialogo non avrei dovuto pagare.Ancora una volta sono mortalmente stanca e provata…Forse il devastatore con tutte le cose che mi aveva detto non aveva torto… forse è vero non ho valore… E mi sento così, senza valore e fallita…Non saprei come scriverlo più chiaramente.Mi appello alla riflessività e ad una frase, anche se mi arrabbio cerca il confronto perché io non lo nego e dopo ci rifletto sopra… Io il confronto lo cercherò sempre, perché è l’unico modo che conosco per relazionarmi, non ho paura delle verità, brutte che siano, ho paura solo del silenzio, il silenzio senza senso mi uccide.Dammi l’opportunità di scusarmi, ho chiesto solo questo.Sono così stanca… ma così stanca…