vagabondaggi

RIFLESSIONE NELLA NOTTE CHE AVANZA


La noia m’invade e il nero m’inghiotte, unica luce di questo periodo è l’entusiasmo per il progetto che sto svolgendo  a scuola. I miei sorrisi, quelli veri sono solo per i ragazzi, con loro sento ancora la scintilla e il calore di un’emozione.Era tanto che non mi cimentavo  con le classi ma la dimestichezza è tornata  subito e l’entusiasmo è alle stelle, impegnativo ma  emotivamente gratificante, mi sento ancora viva e utile.Il resto è noia e nero, nero e noia, ma che mi gestisco in solitario , non so più cosa mi piace, non ho più desideri, voglie, a volte mi sembra di avere uno sprazzo di vitalità ma poi si spegne subito; lo scoraggiamento di non aver quattrini per poter intraprendere alcunchè e  gli ostacoli che si frappongono tra quello che  mi piacerebbe fare e quello che posso fare in realtà, spegne tutto dentro di me.Per il resto del mondo  c’è il mio sorriso rassicurante, i miei dolci sì… Come sono diventata brava a dirli, sembro così accogliente e remissiva….  E sono abilissima a sorridere quando devo. La maschera è proprio tornata al suo posto bene.Non vale la pena di parlare o d’impegnarmi a farlo se non c’è nessuno che mi ascolta, ma un ascolto vero; meglio lasciar parlare, sorridere, e dire che tutto va bene, dare all’altro quello che si aspetta sempre, la mia strategia per sopravvivere.Chi sono o dove sono non importa, l’importante è esserci per gli altri  nell’unico  ruolo che ho e che conosco.