vagabondaggi

UN MARTEDI’ TRA TANTI … SILENZIO E RIFLESSIONE


Oggi ho bisogno di te, della tua voce che come una soffice e calda coperta mi si avvolge intorno per darmi sollievo, calore e consolazione… D’altronde è stato sempre così, eri l’unico che arrivava a lenire le mie pene  infernali con il tuo canto che arrivava dritto all’anima.. Perché… questo non lo so… ma è sempre stato cosìA volte è difficile aver pazienza, attendere il momento giusto, quello del destino, quello che sai essere inevitabile… Come spesso è difficile trovare il sorriso, affrontare quello che ci accade con quello spirito positivo che si dovrebbe avere.Sprazzi di una vita che non ho vissuto e che non ho capito… sprazzi duna me che lotta per uscire, fiaccata dai colpi della vita, sprazzi inaspettati di una bella persona che quasi mi piace... La maturità quanto ci illumina a volte, io che ho passato una vita a combattermi, a non volermi bene e a non piacermi, mi guardo con indulgenza e quasi mi faccio un occhiolino, complice di me stessa.Io che cerco di scendere a patti con l’idea di non esserci stata per una cara amica, chiedendomi se mi era stato nascosto, o io non avevo visto.... Chiedendomi come  rimediare come  avvicinarmi ancora a lei, forse sono io che sento male, che non sono in sintonia, ma improvvisamente sento che le persone che sento più vicine non mi vogliono bene, che mi guardano come se le avessi deluse… Pazza… forse.. o chissà … E mi domando sempre perché non l’ho saputo, perché non l’ho capito…