vagabondaggi

LUGLIO MALEDETTO, IO MALEDETTA


Luglio  è un mese terribile per me, come lo è giugno per altri versi… Due anni fa la mia adorata Luna dopo 12 anni di simbiosi e condivisione  volava sul Ponte dell’Arcobaleno ,lasciando un vuoto immenso, portandosi via una parte di me irrimediabilmente . Ecco un altro luglio che mi vede in prima linea a combattere  per la vita di un altro pelosone adorato, il mio Pokoto sta male e si combatte centimetro per centimetro per portarlo fuori  dal pericolo.Lo so, ha 14 anni, me lo dicono tutti, devo cominciare a pensare che l’età c’è, di non fare accanimento terapeutico, che ormai è arrivato… Ma io dico NO!!! Non  è arrivato ,il mio veterinario me l’avrebbe detto se così fosse, lui non è per gli accanimenti terapeutici, non lo è mai stato… Sta male è vero, è grave, ma ci sono margini… E io combatterò fino all’ultimo, fino all’ultimo alito di respiro, suo e mio…Muoio ogni giorno, ogni istante, mentre gli faccio le iniezioni, mentre lo imbocco e lui ad un certo punto gira la testa… Muoio per la mia impotenza, per il mio cuore che grida come sempre in maniera silenziosa, muoio sola, perché circondata da gente che non capisce, che continua come zecche a starmi incollata e a chiedere, pretendere ascolto, comprensione, senza riguardo alcuno per me  e per come sto. Ma in fondo è giusto, chi sa come sto veramente? Con chi posso parlare, chi mi regala un po’ del suo ascolto , genuinamente interessato a me e al mio sentire?? Capirmi non è facile, lo so , non lo è mai stato, ammanettata a quella che definiscono la mia risorsa, cioè la mia professione, che non ti preserva dal dolore, che non ti salva dalle paure o dalla solitudine, ti aiuta solo a capirle meglio … Tutti a dirmi cosa dovrei pensare, dire e sentirmi … Ma quanto sono bravi!!! Ma chi si carica 45 kg di cane in braccio per portarlo dal veterinario sono io , non lui, ,mio marito, che sembra vivere  in un mondo incantato, imbambolato a guardarmi, senza nulla fare come capitasse lì per caso, come se quello che vede fosse uno di quei suoi maledettissimi telefilm. Ma la realtà è diversa… La realtà è Pokoto e questa battaglia senza tregua, la verità è vivere con lo stomaco attanagliato costantemente, con le lacrime sempre pronte ad uscire ma che disciplino sempre… Con quel sorriso finto che si stira  sul volto quando l’unico desidero è mandare a quel paese il mondo intero, ogni divinità possibile ed immaginabile e me, per come sono, per come vivo ogni semplice cosa…Sono stufa e vorrei urlarlo squarciagola, lasciatemi tutti in pace, risolvetevi i problemi da soli, come faccio io… Invece no, domande su domande, come fossi un secchio della spazzatura infinita… Muoio, muoio ogni giorno, ogni minuto di questo tempo maledetto, muoio con Poki e muoio sola tra gli esseri umani, tra chi professa di amarmi, tra la mia famiglia che non capisce, tra le lontananze che uccidono, tra le incomprensioni di chi non ha capito chi io sia, tra il silenzi incomprensibili che dimostrano quanto poco esisto … Muoio sola, e queste lacrime voi non le vedete, leggete le solite menate tristi che scrivo e commenterete anche, mi rinfaccerete che non mostro le cose belle che ci sono nella mia vita… Ma io muoio, per un amore che mai ha chiesto, che si è donato senza chiedere nulla in cambio per 14 anni, muoio per l’unico vero amore che si può definire tale. Muoio, ma muoio combattendo fino all’ultimo perché se la Trista Signora deve vincere, io almeno resterò con le armi in mano fino alla fine, non mollo, non mollo fino all’ultimo respiro.