vagabondaggi

IN CAMBIAMENTO


Questa mattina mi guardavo allo specchio, il rassicurante faccione che mi scruta ogni giorno era lì come sempre, pesa da un insolito impulso , aborrendo tale pratica in generale, mi sono fatta un cosiddetto “selfie”. Rivedendo il risultato  mi sono trovata di fronte ad una donna sconosciuta. Alzando lo sguardo nello specchio però sono tornata ad essere l’ “io” che riconosco. Eppure nella foto sono io, lo stesso “io” ma non propriamente io. Questo accadimento mi ha dato lo spunto per una riflessione profonda che improvvisamente mi ha reso consapevole di qualcosa che sentivo già in essere in maniera confusa.E’ ormai da un po’ di tempo che ho in atto una trasformazione, un’evoluzione interna e esterna  che mi porta ad un cambiamento  che si avverte in maniera palpabile da chi mi circonda. Cosa è avvenuto? Sicuramente molti eventi esterni, hanno concorso a questa trasformazione, sentimenti, lutti e in gran parte la presa di coscienza di essere ormai una donna di 46 anni, che non può inseguire lo stato fisico di quando ne aveva 30 ( Non che allora fossi molto diversa da ora… Ma quantomeno il fisico funzionava in maniera più precisa e puntuale).Ho accettato la responsabilità di aver fatto o non fatto delle scelte, di aver delegato la conduzione della mia vita ad altri inconsapevolmente e di aver tradito la passione per la mia professione, spesso relegandola ad angoli della mia vita non prioritari, quando in realtà è sempre stata il fulcro  del mio essere.La sconosciuta della foto non ha più quel sorriso fiducioso che la contraddistingueva in passato, lo sguardo è più duro e consapevole , mostrando chiaramente le mie due anime; l’aspetto assertivo, determinato e forte proprio della mia identità professionale che sicuramente è il mio punto di forza e di contro , il lato oscuro di me, l’altra faccia della medaglia, la vulnerabilità e la fragilità che sono invece caratteristiche del mio mondo interno; laddove la delusione, la rassegnazione, la disillusione hanno sedimentato una visione della vita disincantata e pessimistica, dove si combatte l’eterna lotta tra ragione, sentimenti ed emozioni, nella quale temo non ci sarà mai un vincitore poiché è utopico pensare di riuscire a categorizzare e imbrigliare emozioni e sentimenti. La mia nuova “io” in trasformazione… Dove mi condurrà? Io spero ad una nuova e consapevole maturità…