Luciano Gandini BLOG

Tolleranza zero, tolleranza tanta sicurezza zero


 La criminalità nei vicoli non è un fenomeno assestante. Parlarne come se bastasse la repressione e le forze dell’ordine non serve ad affrontare, e risolvere, il problema. Arresti, pattuglioni, controlli non devono essere la risposta a situazioni di emergenza. La criminalità ha le sue cause. Se vi sono più delinquenti in giro rispetto a prima e questi si recano proprio in alcune zone del centro storico – attenzione a parlare genericamente di “centro storico” o di “vicoli”, ormai i diversi quartieri della città antica sono ormai troppo diversi tra loro come i rispettivi problemi, basti confrontare, ad esempio, i problemi di piazza delle Erbe con quelli di via della Maddalena – vuol dire che trovano terreno fertile. E il terreno fertile è il prodotto di scarsa pulizia, scarsa illuminazione, serrande abbassate, tuguri affittati in nero, infinità di call center di cui si può dire tutto tranne che siano “controllati”, motorini che sfrecciano senza alcuna sanzione e così via. Si chiama tessuto economico-sociale, ma basterebbe anche solo il sociale. Se poi la criminalità è il frutto dell’indulto, dell’immigrazione o di cos’altro mi interessa persino poco. Ciò che conta, per le istituzioni locali - che possono non avere competenze in materia di sicurezza (cosa comunque falsa), ma certamente hanno competenze sulle condizioni basilari perché sicurezza ci sia - è capire perché questi problemi accadono a Genova e perché in alcuni quartieri del centro storico. Se il terreno è fertile, di qualcuno sarà pure responsabilità. Se ora siamo costretti a chiedere “tolleranza zero”, made in the USA, è perché qui, come abbiamo scritto in un volantino, la tolleranza è stata tanta e la sicurezza si è ridotta a zero. Luciano GandiniConsigliere della inutile Circoscrizione Centro Est