associazioneganesh

filosofia indiana


 l'india mistica, colorata, misteriosa, piena di fascino; storia millenaria, ma anche turistica, itinerari affascinanti, palazzi preziosi di marmi colorati. "accoglienza europea" su pezzi di spiagge paradisiache sottratte a chi, da millenni, le ha sempre usate per ricoverare antiche barche a bilanciere, insostituibile mezzo per procurarsi un po' di cibo di riserva.  quante bugie su libri e broschures, con immagini patinate ed ingannevoli. venite a vedere tra le favelas disseminate all'esterno di aeroporti e stazioni ferroviarie; camminate tra i rivoli maleodoranti che disegnano gli intrichi delle spoglie baracche di ogni centro abitato. venite sui marciapiedi di mumbai, "ricoperti" e non solo di notte, di gente che non ha nemmeno una baracca dove passare notti ora fredde, ora umide, ora gonfie di pioggia. ma qualcuno, facendosi scorrazzare dalla navetta del tour operator o da un taxi con aria condizionata e i finestrini chiusi su un mondo troppo difficile da poterlo toccare con le proprie mani, da sentirne gli odori piu' forti, da trapassare gli sguardi piu' intimi, raccontera' di aver visto l'india.abusi su bambini nei centri di movimenti religiosi e timori per l'operato di sette new ages: occidentali troppo "fuori" nel loro mondo, alla ricerca ansiosa di una tranquillità' interiore in un contesto molto "lontano" e "semplicemente" complicato da intenderlo.la religione della maggioranza dei popoli indiani, l'induismo, in sostanza e' un insieme di vari sistemi religiosi, contemplanti svariate figure divine. l'obiettivo, una necessita' comune ad altre ideologie religiose, e' arrivare all'unita' tra l'uomo e lo spirito universale, brahman, cosi' da rendere l'anima finalmente libera dall'interminabile serie di esistenze. erede, forse, di antichi "invasori" ariani, l'ordine delle caste tende a rifarsi a quello cosmico induista. la casta dei letterati e sacerdoti, usciti dalla bocca di brama; quella dei guerrieri, usciti  dalle sue braccia; quella dei commercianti, usciti dalle sue cosce; quella dei servitori, usciti dai suoi piedi. gli indiani non appartenenti a nessuna casta, i sadù, "escono", invece, da ogni gerarchia, da ogni posizione sociale; sopra le parti, al fianco di chiunque abbia gli occhi e le orecchie per le carezze del vento e un sorriso per gli altri compagni di questo peregrinare non richiesto. la donna, in questo sistema tipicamente indiano e indipendentemente dalla casta di appartenenza, e' vincolata da obblighi di vario genere, familiari e sociali. inoltre, in uno stato dove e' numericamente inferiore agli uomini, si potrebbe dare credito alle voci che vogliono ancora viva la prassi di una selezione tanto innaturale, quanto al di fuori di ogni concezione umana.