Neon

Post N° 110


Take this pink ribbon off my eyes I'm exposed and it's no big surprise Don't you think I know exactly where I stand This world is forcing me to hold your hand 'Cause I'm just a girl, little 'ol me Don't let me out of your sight I'm just a girl, all pretty and petite So don't let me have any rights"No Doubt - Just a girlBambole caricate a molla. Così ci dipingono. Incapaci di pensare, di operare scelte consapevoli, di competere con l'enorme potere del Cazzo, il Fallo Sacro che in realtà è il loro unico vero dio. Come potremmo, noi portatrici sane di vagina. Buchi con le gambe e grandi occhioni truccati dotate di quattro frasi a scelta, ascoltabili tirando la cordicella tra le nostre scapole. Parla, canta, dice mamma.Sorridenti quando serve, devote, silenziose, con la scatola cranica vuota o piena di zucchero e cannella e ogni cosa bella, angeli del focolare, madri, massaie, incubatrici, tate, cameriere, infermierine, puttane in privato e deliziosi ornamenti in pubblico, come scimmie ammaestrate.La nostra intera esistenza acquisisce un valore proporzionale all'utilità che abbiamo per un uomo.Da queste lenti virili e maschilistiche, quindi, appare perfettamente logico che se due donne stanno insieme o sono bizzarri scherzi di Madre Natura o lo fanno per moda, per invogliare il maschio, per attirarlo nelle loro grinfie smaltate, perchè si sa quanto il pensiero gli faccia gonfiare il regale augello dentro ai pantaloni, posto che però siano disposte dopo lo show a dedicargli la loro attenzione.Come loro ben sanno, una bisessuale è per definizione una ninfomane messa al mondo per essere tenuta in un circo sessuale a beneficio esclusivo del maschio intraprendente. Non c'è ragione al mondo per cui possa rifiutarsi di cadere in questa categoria ben precisa, lo dicono anche alcune di quelle altre femmine che per difetto intrinseco non sono in grado di gioire della maschia prestanza.Altrimenti sono strane, pericolose, spaventose, creature demoniache che vogliono portargli via il loro campo giochi, in guerra per la vasca delle palline e il recinto di sabbia, malate di mente, maschi mancati...Già la femmina ordinaria che non rispecchia la triade permessa di ruoli da assumere (Vergine/Madre/Puttana) è un cerbero terrificante, dev'essere per quello che qualche ometto è costretto a cercare rifugio tra le braccia di altri maschietti, almeno deve valere per quelli di loro che appaiono normali e non sono deprecabili femminucce, visto che è conseguenza altrettanto immediata che assomigliare a una donna (o meglio, alla loro immagine immutabile di donna) è una cosa assolutamente ridicola. Chi, si chiedono, vorrebbe mai avere qualcosa in comune con quegli esserini fragili e privi di intelletto?! Imbarazzante, come quelle donne che non portano mai la gonna, quelle svergognate che siedono a gambe accavallate e non hanno mai imparato a cucinare decentemente, quelle che non puoi esibire in pubblico...Delle povere anime traviate, che si cullano nell'illusione di essere persone indipendenti e addirittura pari all'uomo, per colpa di quel complotto satanico del femminismo, piaga della società che non solo ha messo in testa a queste adorabili cretine che possono lavorare fuori casa e che se non vogliono non sono obbligate a mettere al mondo tre pargoli per decade, no, ha proseguito nella sua opera di decadimento sociale convincendole che è un loro diritto separarsi dal proprio marito e continuare a vivere la propria vita senza cospargersi il capo di cenere e piangere solitudine e sventura, gestire la propria vagina decidendo con chi e con che frequenza fare sesso, quando e se rimanere incinte e - inaudito - hanno addirittura preteso di avere una forma di controllo su quanto avviene all'interno del proprio corpo se incinte ci restano senza volerlo.Per questi nobili difensori della vita e della giustizia, infatti, una donna non è che una Barbie un po' più grande. Non possiamo, in quanto femmine, avere ancora lo status minimo di essere pensante una volta ingravidate. Diventiamo cose, luoghi. Macchinari.La nostra salute fisica o mentale è del tutto indifferente.Finchè il bambino è in potenza potrebbe essere uno di loro, capite. Una volta in atto, una volta che ha un nome, un sesso, una personalità, una volta che parla e cammina può essere benissimo un abominio agli occhi di Dio da rinchiudere da qualche parte o l'ennesima femmina incauta che deve sì farsi scopare e zitta, ma poi non deve pretendere altro...Poi sono affari suoi...Perchè è una puttana, una che se l'è cercata, un'assassina, una troia senza scrupoli. Andrebbe abbattuta se non fosse il supporto vitale di quello che in futuro potrebbe essere un alleato. Violentata?! Si vede che portava una gonna troppo corta, che provocava, come quei ragazzini che con i loro corpi acerbi traggono in trappola gli uomini di fede. E' a rischio la sua salute mentale?! Doveva pensarci prima di aprire le gambe, quella svergognata. Non può permettersi di crescerlo?! E che è un problema nostro?! S'arrangi. Potrebbe morire?! Una in meno, ne restano tante altre, che differenza fa...Questo almeno ufficialmente. Perchè la verità - quella che abortire non è una scelta facile per nessuna e aiutarle a non farlo significherebbe prendersi più responsabilità di quella che sono disposti a manifestare, che quando fa comodo far sparire le prove genetiche di un proprio tradimento nei confronti di un legame o di un voto sono i primi a prenotare una clinica - quella dev'essere sepolta sotto un mucchio di retorica affinchè salti fuori il più tardi possibile.E quanto a quelle altre deviate, possono scegliere se restare sul set di un film porno (e qui va bene) ma non di sapere meglio delle menti illustri cosa provano, cosa vogliono e cosa sentono.Devono essere aiutate a ritrovare il binario giusto per come appare agli altri, se si ribellano vanno rimesse al loro posto.Ragionano così.E' inutile girarci intorno.Dietro alle loro parole abilmente ricercate, alle metafore strappalacrime, all'autoproclamazione di agenti di verità e bontà, c'è solo questo: maschilismo.Paura delle donne e voglia di metterle sotto le scarpe, poca confidenza nel proprio pene da cui sono allo stesso tempo ossessionati, mentre per le donne che gli danno corda sostenendo gli stessi luoghi comuni montati in ragionamenti offensivi per qualsiasi essere umano civile, è forse un misto tra una vergogna inconscia della propria femminilità, la voglia di essere accettate dimostrando che loro sì che possono essere come le vogliono e tanta rabbia verso quelle che insistono a voler fare di testa loro.Noi non siamo nè bambole, nè oggetti, nè la versione evoluta di una sega.SIAMO PERSONE.Persone che non devono stare zitte quando sentono implicare dall'alto di un bel nulla tronfio di orgoglio che qualcun altro dovrebbe scegliere per loro perchè da sole non sono in grado, che sono la versione imperfetta di un altro essere con i genitali diversi. Siamo molto più che facce carine, più di un corpo, più di un trofeo. Non andiamo a pile...!!!