La stanza e la sfera

2.4


"Perché ti fermi?" sussurrò lei."Ho visto un'ombra muoversi tra gli alberi!"Choko scrutò nell'oscurità, in direzione del punto indicato da Sabu."Non vedo niente.""Forse mi sono sbagliato..."La ragazza si spazientì."Allora, cosa fai lì impalato?? Vai a controllare, no?!"Ma Sabu esitava, in bilico tra la paura di fare un brutto incontro e il desiderio di compiacere la ragazza. Alla fine lei sbottò: "Che uomo di merda!" E si diresse nella direzione, a fucile spianato; ma si pentì quasi subito di quella smargiassata. Per fortuna, ad ogni modo, sembrava che non ci fosse niente nascosto nella notte.Quando tornò da Sabu, era davvero alterata."Tutto a posto?""Tutto a posto, un cazzo!"Il ragazzo annichilì ancora una volta, e questo fece ulteriormente imbestialire Choko."Dammi la valigetta.""Perché?""Dammi quella cazzo di valigetta!!"Sabu avvampò e obbedì all'istante."Resta qua, capito?""S-sì."Detto questo, Choko si allontanò quel tanto che bastava da essere fuori dal suo campo visivo. Stava tremando dalla disperazione e dal freddo, si sentiva fradicia fino al midollo e voleva solo togliersi quei vestiti imbrattati del liquame verde dello zombi. La tuta nera era davvero ridicola, specialmente in quella situazione, ma almeno sarebbe stata asciutta!Appoggiò il fucile ad un albero e si guardò intorno con circospezione (per quanto possibile in quelle tenebre). Poi cominciò a spogliarsi: sembrava che la tuta le calzasse a pennello sul corpo nudo, come se fosse stata fatta su misura per lei.A un tratto vide qualcosa muoversi tra gli alberi."Sabu, ti ho detto di non avvicinarti!"Come unica risposta, alcuni latrati rabbiosi. Poi un grido agghiacciante!Choko, ancora mezza nuda e tremante, imbracciò nuovamente il fucile, pronta a sparare a qualsiasi cosa le si fosse parata davanti. E quel qualcosa, purtroppo, era Sabu...