La stanza e la sfera

2.5


E' difficile spiegare quello che successe in quel momento, anche perché neppure coloro che lo vissero riuscirebbero a darne un resoconto dettagliato. Ma se si potessero riosservare quelle scene al rallentatore, si vedrebbe una creatura umanoide dai tratti lupini lanciata all'inseguimento di un ragazzo vestito di nero. Il ragazzo fugge in direzione di una ragazza (seminuda) armata di un fucile fantascientifico, e lei quando lo vede spara. Lui ode il rumore e vede il bagliore del colpo, ha un attimo di smarrimento, perde l'equilibrio e finisce addosso alla ragazza, travolgendola e facendola cadere. L'alieno licantropo, lanciato verso la sua preda, a questo punto perde anch'egli l'orientamento e manca il bersaglio. La ragazza a terra, terrorizzata e disorientata, tiene ancora il fucile (ultraleggero) con una mano sola, ed ha le dita premute sui grilletti; l'arma è casualmente puntata contro un albero. Poiché il bersaglio non era stato puntato prima di fare fuoco (Choko aveva infatti premuto i due grilletti contemporaneamente), il fucile spara adesso i suoi raggi protonici contro l'albero, che esplode all'altezza della base e cade con gran fragore. La creatura aliena, non meno disorientata dei due ragazzi, scappa via.Che notte orrenda! Yoko-chan, fino a quel pomeriggio, stava lavorando alacremente nella serra dei suoi genitori, pensando solo a come suddividersi gli esami universitari della sessione estiva conciliandoli con la prossima vacanza in montagna, quando ad un tratto si era punta con la spina di uno di quei nuovi fiori sudamericani. Chi avrebbe mai detto che ciò le avrebbe provocato una reazione allergica che l'avrebbe portata, nell'arco di un'ora, a tirare le cuoia sul lettino del pronto soccorso? Ed ora eccola lì, rannicchiata al buio, in un bosco a lei sconosciuto, braccata da orrende creature e senza saperne il motivo. Il passaggio del lupo mannaro in corsa la fa sussultare! Non si sarebbe mossa comunque, ma a questo punto neanche trovarsi di fronte il più brutto dei demoni le darebbe la forza di alzarsi in piedi e fuggire. Per fortuna, ad ogni modo, il licantropo non la vede.Un attimo dopo il mostro si trova, invece, faccia a faccia con Midori! Arresta la corsa di botta, rizza il pelo, digrigna ferocemente i denti, ritto sulle zampe posteriori. La donna sussulta visibilmente, impugna la pistola con entrambe le mani, trema. I due antagonisti si squadrano per alcuni istanti. Poi il lupo scatta verso il basso, spicca un balzo ed è addosso a Midori, a penetrarle le carni con gli artigli e reciderle la carotide con le zanne, in un lago di sangue.