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La Ruota


 La ruota del criceto"Trovavo la vita del tutto priva di interessi; e questo avveniva specialmente quando lavoravo otto o dodici ore al giorno. E la maggior parte degli uomini lavoro otto ore al giorno almeno cinque giorni la settimana. E neanche loro amano la vita. Non c'è ragione per uno che lavora otto ore al giorno di amare la vita, perché è uno sconfitto. Si dorme otto ore, si lavora otto ore, si va avanti e indietro, tutte le piccole cose che si hanno da fare. [...] Come si può amare la vita se si vive soltanto un'ora e mezzo al giorno e si buttano via tutte le altre ore? E questo è quello che ho fatto per tutta la vita. E non l'ho amato. Credo che chiunque lo ami sia un grande idiota. Non c'è modo di poter amare questo genere di vita." - Charles BukowskiOvvio che la conciliazione tra lavoro e impegni familiari rimane sempre il problema principale da risolvere per integrare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, così come la linea dello sviluppo umano porta a ridurre progressivamente il tempo e la fatica dedicati al lavoro materiale per avere più tempo a disposizione, in particolare per i padri. ConclusioniCi siano concesse alcune sottolineature a modo di conclusioni.Devono essere rispettate le esigenze oggettive della crescita in comune dei figli.Ciò richiede ideali comuni, impegno progrediente, capacità pedagogiche, preparazione necessaria e tempo anche per partecipare ad iniziative adatte.Le leggi e i contratti possono aiutare la famiglia e devono essere più attenti alla missione del padre e della madre.Il ruolo paterno è necessario anche quando la madre non lavora.Occorre rivalutare l'impegno educativo dei genitori verso i figli.Va rivalutato anche il lavoro casalingo.Leggi e contratti devono puntare al salario famigliare e ad adeguati assegni famigliari. Essi devono valorizzare anche la possibilità che può offrire il lavoro a tempo parziale.Giornata di lavoro più corta e settimana più corta potranno dare maggiore possibilità a patto che ci si educhi seriamente al buon uso del maggior tempo libero.E' chiaro che in tutto è determinante il ruolo della coscienza che va quindi educata.La società civile (Stato, Regioni, Comuni ecc.) diano un aiuto positivo alla famiglia; non si limitino a dichiarare fallimenti, non curino solo i sintomi, non demoliscano ma favoriscano uno stile serio e impegnato di vita.La Chiesa deve mettere più attenzione ai problemi familiari, deve portare avanti con decisione una controcultura, preparando meglio al matrimonio, seguendo anche dopo il matrimonio con iniziative catechetiche e pedagogiche per rendere possibile un cammino permanente di fede.Solo coscienze ben formate sapranno armonizzare le responsabilità familiari con gli impegni di lavoro e di vita sociale.Qui di nuovo le parole di Bukowski... donateci per il nostro benessere, per migliorare il nostro futuro e soprattutto gratis... concludiamo con « Tutti dobbiamo morire, tutti quanti, che circo! Non fosse che per questo dovremmo amarci tutti quanti e invece no, siamo schiacciati dalle banalità, siamo divorati dal nulla. »(C. Bukowski, Il capitano è fuori a pranzo)« La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità. »ovviamente, parola di Charles Bukowski!!
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