revenge of music

I corvi pronti parte 1


La vicenda della Orlandi ha un fatto di chiarezza .iN PRINCIPIO 7 MAGGIO E 22 GIUGNO ANNO 1983Due ragazzine quindicenni accomunate da un  destino: la prima sparì nel piazzale di Porta Pia il 7 maggio 1983,  la seconda (figlia del messo pontificio di Wojtyla) il successivo 22 giugno, all'uscita della lezione di flauto a Sant'Apollinare. Un duplice mistero che da tre decenni fa perdere il sonno agli investigatori. E che  considerata l'ipotesi di giallisti, detective, giornalisti, persinoveggenti affascina e terrorizza . L'ultimo colpo di scena, il 14 maggio 2012, ha portatoall'apertura della tomba del boss Enrico De Pedis, sepolto nellabasilica a ridosso della scuola di musica della «ragazza con la fascetta».Flashback di 29 anni :Il Papa è da poco rientrato dai bagni di folla nella sua Polonia, le elezioni in Italia hanno appena spianato la strada a Bettino Craxima, sul doppio sequestro, è buio totale. Quello di Mirella è«silente» ormai da due mesi e lascia attoniti i genitori, gestori di un bar vicino alla stazione Termini, mentre quello di Emanuela,inaspettatamente esplode : è Giovanni Paolo II, con l'appello del 3luglio all'Angelus («Sono vicino alla famiglia Orlandi, la quale è in afflizione per la figlia...»), . L'effetto è immediato. Il 5luglio a casa del «postino» papale arriva la prima telefonata del cosiddetto «Americano», italiano incerto e poche battute ininglese, che getta sul piatto una richiesta secca: libereremo «tua figliola», dice, in cambio dellascarcerazione di ALi Agca Ali Agca si scoprirà in seguito rappresentare i LUPI GRIGI una forma di servizi segreti ma ancora la questione è complicata.Vincenzo Parisi del Sisde tratta mezzo profilo dell' americano,intanto appare l'idea del codice 158 usato per contatti tra attentatore e Papa e portavoce  Wojtila.La questione incomincia a toccare il filo sovieticoKgb e altri quasi per colpire il Papa anticomunismoe infatti l'americano fa altra telefonata e da termini su vita Orlandi .Il4 Settembre  l'«Americano» fa altra mossa e fa trovare una busta dentro un furgone Rai, contenente un messaggio a penna e uno spartito di Emanuela.Ancora: al bar dei Gregori, il 12 settembre giunge una telefonata choc. Un anonimo elenca i vestiti indossati e la marca della biancheria intima di Mirella, che solo la madre conosce. E sempre correlato all' americano e al filo sovietico.27 settembre 1983, all'ulteriore rivendicazione che, riletta oggi, fa correre brividi lungo la schiena.Richard Roth, corrispondente da Roma della Cbs , riceve una letterache preannuncia «un episodio tecnico che rimorde la nostra coscienza». Gli investigatori, scrive l' Ansa il giorno dopo, sonosicuri: si tratta dei «veri rapitori di Emanuela» o di «quelli chel'hanno tenuta prigioniera». Sulla busta c'è il timbro di partenza: Kenmore che sarà protagonista di varie situazioni in seguito.