a volte i grilli non cantano ...
Vittorio Grilli sta per essere circondato da stampa ma andiamo per ordine.Sua Moglie ora in America amante della bella vita romana e ora seduta a New York è un capio espiatorio adeguato almeno per chi indaga sul fatto delle consulenze di componenti di arte Made in Museum .La cena del 23 maggio al Quirinale di Tedeschi con Giuseppe Orsi dirigente Finmeccanica indagato per corruzione internazionale. Un colloquio tra amici che svela fatti di gravità non indifferente ...La consulenza alla ex moglie che ora vuole risposte ,causa divorzio in atto finora non conclusa ,una cifra pari a 100.000 euro per curare consulenze che interessavano privati e nomi pubblici .Un imprenditrice sfortunata del Connecticut, che nel 1998 fonda una società chiamata Made in Museum. L'idea è quella di vendere ai turisti quegli inutili oggetti ispirati alle opere d'arte che nell'entusiasmo del viaggio culturale qualcuno compra sempre . L'Italia in mancanza del giapponese che compra magari c'è qualche amministratore delegato che compra oggetti da regalare a Natale (gift) al posto della classica bottiglia di vino. Made in Museum va forte, apre un negozio dentro il duty free di Fiumicino, un altro all'aeroporto di Pisa, dove vanno forte le torri pendenti. Ma arriva l'11 settembre 2001, la tragedia delle torri gemelle scuote l'America e anche la moglie americana. È crisi nera del turismo, degli aeroporti, di tutto. Crollano gli affari. La signora Lowenstein chiude il bilancio 2002 con numeri da infarto: 535 mila euro di fatturato (più che dimezzato rispetto all'anno prima), perdite per 668 mila euro (superiori al fatturato), un debito di 2,3 milioni di euro (quattro volte il fatturato), di cui oltre la metà verso le banche che ha sotto mano il marito Vittorio Grilli.Dopo l'anno orribile la Made in Museum fa perdere le sue tracce. Non esistono altri bilanci depositati.Nel 2006 la signora ha venduto per 1600 euro le azioni (sue e del fratello) a due signori sconosciuti. Che i debiti non si sa chi li abbia pagati, o se mai le banche li abbiano chiesti indietro. E Cesare Romiti, ha rabbia per non aver potuto fare causa alla Made in Museum per gli affitti arretrati di Fiumicino.Le azioni vendute a nomi influenti del Vaticano o affini questa potrebbe essere un ipotesi .
