oggi 14 gennaio alcuni del main stream hanno pensato bene di usare la storia di Adriano Urso per continuare a implementare il peso lancinante sulle persone .Io voglio ricordarlo cosi.
Cotton club era il tuo tempio.Roma la città eterna era la tua culla .La musica era la tua moglie ,La macchina che guidavi la tua fedele amica.A quanti hai detto la mia Fiat mi ha regalato emozioni.La tua vita piena di musica ,le note jazz a compiere il tuo sogno in ogni luogo.Eri tu Adriano che amavi stare con il sigaro e la tua auto pulita e sempre resa pronta per ogni evenienza.Continuavi a suonare i tasti del pianoforte durante il lockdowne ti auspicavi un cambio ,un mutamento come una melodiache risveglia le menti .
Mi fai sovvenire un pezzo della canzone dei Pooh Io Rinascerò RinasceròRinasceraiAbbracciati da cieli grandiTorneremo a fidarci di DioRinasceròRinasceraiQuanto tutto sarà finitoTorneremo a riveder le stelle RinasceròRinasceraiLa tempesta che ci travolgeCi piega ma non ci spezzeràTu Adriano avresti creato un adattamento in jazz .Molti ti dicevano ti manca la routine,i concerti e tu dicevi mi manca da morire e ti batteva il cuore.Dopo il lockdown di marzo hai pensato mi rimetto in gioco sempre io Adriano e la mia macchinuccia quella Fiat a portare cibo d'asporto mentreil silenzio irrompeva nella tua testa ,mentre tutto si omologava molti dicevano si deve limitare chi fa musica cioè battitori liberi .Finisco dicendo il cuore che ti ha sempre accompagnato nelle sceltestavolta con quel freddo impellente del 10 gennaio ha smesso di farsi sentire e anche la tua amata compagna che parcheggiavi e aspettavate con rispetto e educazione per riportarti a casa si e sentita abbandonatadal tempo che scorre e divora .Appunto qui una frase di Steve Lacy e riposa in pace.Possiamo dire che il jazz è un virus, un virus di libertà, che si è diffuso sulla terra, “infettando” tutto ciò che ha trovato sulla sua strada: il cinema, la poesia, la pittura, la vita stessa.