revenge of music

Cantone e Emme Team


La storia di Tiziana Cantoneora torna alla ribalta dato vogliono fare un autopsia  per chiarificare che è un suicidio .Dalla Pashmina e il dna di due uomini ,al telefonousato da estranei ,cancellazione cronologia.Io proverò a delucidarvi sul caso mettendoin fila i punti che sono dissonanti .La ragazza nasce il 15 luglio 1983  e muore il 13 settembre 2016 .Una ragazza che aveva un cognome diversoTiziana Giglio diventa Cantone.Lei chiese di motivare la sua distanza dal padre con cui aveva avuto un cattivo rapporto.E le storie a cui si aggancia Emme Team, più o meno, hanno sempre lo stesso schema. Individuano un caso di cronaca molto mediatico. Avvicinano le famiglie delle vittime, anche con l’aiuto di giornalisti compiacenti con cui non so che accordo abbiano, ma ho dei sospetti. Il caso è quasi sempre un suicidio: loro dicono “è omicidio, con le nostre indagini superipermegagalattiche lo dimostreremo”.Emme Team ha avuto un ruolo anche nel caso Ciontoli .Ne parlò Nuzzi a Quarto Grado. Fanno indagini piene di inesattezze,buchi, errori.Trovano avvocati che accettanole loro consulenze, spesso convintiad accettare dal desiderio di famigliein uno stato di sofferenza o con dubbipiù o meno lucidi. 6) Le procure siritrovano con “nuovi elementi” davalutare e, ahimè, spesso vanno anchedietro a questi nuovi elementi.Riaprono indagini.Le tv, poi, che ve lo dico a fare.Sui suicidi che “è un omicidio, abbiamole prove!” ci costruiscono puntatesu puntate, non importa con quantaconvinzione di fondo. Ma anche sualtri casi mediatici in cui arrivasempre Emme Team a capovolgerecertezze. Tutto questo, nell’ultimoanno, è diventato un gorgo spaventoso di fuffa.Emme Team si è agganciata ai casiTiziana Cantone affermando che è unomicidio (e la Procura ha riapertole indagini), al caso Mario Biondo(“non è un suicidio!” e qui addiritturaEmme Team ha scoperto gli ip di chicontrollava i social del morto…), delcaso Vannini (affermando che la nottedella morte di Marco c’erano altre duepersone sconosciute in casa, ma laconsulenza tanto cara a Nuzzi, la“MAGIA”, per fortuna è stata rigettatadal giudice), al caso Serafina Aiello(“non è morta per cause naturali,qualcuno sta mentendo ed EmmeTeam ne ha le prove tecniche).Tra parentesi, anche la famiglia diDavid Rossi viene avvicinata dalla“società”, ma per fortuna fiuta la fregatura.Poi, nel campo dei diritti e copyright,quelli di Emme Team si agganciano tra gli altri  a Mogol e Bobby Solo.Bobby Solo che con aperture diCorriere della Sera e altre testateannuncia: “Ho presentato una denunciaalla Procura di Napoli per il furtoultratrentennale dei diritti sulle mie canzoni.Secondo Emme Team i diritti di miefamose canzoni sono stati depositatida persone estranee all’ufficio copyrightstatunitense e poi utilizzati comegaranzia per ottenere prestiti bancari”. Mi puzza di massoneria e servizi deviati.Tutti vanno dietro a Emme Team senza sentire puzza di bruciato (ora da due settimane, un anno dopo i miei articoli, le Iene hanno fiutato la fregatura, ma stanno smascherando Emme Team e se stesse, visto che per lungo tempo hannopromosso l’operato della “società”senza verificarne mai l’esistenza).E quando dico tutti, intendo dire tutti:l’altra sera anche il Tg La7 dedicavaspazio all’operato di Emme Team.Vespa ieri sera. Il giornalistaGiovanni Terzi riporta di continuosui giornali l’operato di Emme Teamed Emme Team non manca diringraziarlo sui suoi social. La Stampa,il 13 settembre 2020, ha dedicatoun grosso articolo a Emme Teamaffermando che “Il lavoro di EmmeTeam avrebbe reso possibilel’identificazione anche in Italiadei colpevoli della pubblicazionedi video non autorizzati in rete,aiutando, solo nel 2020,578 vittime di revenge porn”.Chiara Meattellic sulla sua pagina poi ammette di essersi rivolta a loro lei stessa per problemi di diffusione di materiale privato e si auto-accusa di intercettazione abusiva, affermando che quelli di Emme Team seguono lo smartphone del colpevole in tempo reale.Dal giugno 2020, ovvero quando ho scritto il primo articolo su Emme Team per cui ho ricevuto anche querela da un avvocato che evidentemente rappresenta Emme Team Italia (Luciano Faraone), ho avvisato molti colleghi che dovevano fare degli accertamenti sulla “società” prima di continuare a scriverne, ma hanno continuato imperterriti. Allora provo a convincerli un’ultima volta: dietro ad Emme Team ci sarebbe un italiano che vive in America che ovviamente non si chiama né John Peschiera, né Henry Iovine, come da documenti falsi forniti all’avvocato De Pace, quando “Henry/John” stipulò un contratto con lei promettendole di farle recuperare diritti rubati di sue pubblicazioni.