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KEN FOLLETT FIRMA LIBRO E SERIE TV


Nel Bianco, intervista a Ken FollettL'autore del bestseller parla in prima persona del romanzo e della sua versione televisiva
Nel Bianco è l'incredibile bestseller firmato Ken Follett, oggi diventato fiction in due puntate per Canale 5 in onda martedì 5 e giovedì 7 gennaio alle ore 21.10 in prima TV assoluta. Isabella Ferrari è Tony Gallo, ex poliziotto responsabile della sicurezza degli impianti della casa farmaceutica Oxenford. Il peggio accade quando una fiala di virus Madoba viene trafugata mentre nella notte infuria una tempesta di neve e i rapinatori minacciano l'irreparabile. A parlarci in prima persona del romanzo e della sua versione televisiva è lo stesso Ken Follett in questa intervista. Qual è stata l'idea iniziale che l'ha portata a scrivere "Nel Bianco"?Ken Follett - Due cose: da un lato volevo scrivere una storia di tipo classico, su un gruppo di persone in una casa isolata che vengono presi in ostaggio da sconosciuti. Dall'altro lato volevo anche scrivere una storia su un tema moderno come quello dei virus letali. "Nel Bianco" combina le due cose. Ritiene che lo scenario del bio-terrorismo descritto nel libro sia realistico?KF - Moltissimo, potrebbe accadere con estrema facilità. Come racconto nel romanzo, ci sono elevate misure di sicurezza che proteggono i laboratori, ma potrebbero sempre essere aggirate. Il set le è sembrato "realistico" rispetto a quello che aveva immaginato? Com'è stato incontrare i suoi personaggi in carne ed ossa?KF - Il set è stato ricostruito perfettamente: sembrava di essere dentro una vera casa scozzese, invece che nei dintorni di Berlino [luogo del set, ndr]. Anche gli interpreti, benché non fossero fisicamente uguali ai personaggi che avevo immaginato, erano perfetti. Come si sente un autore a vedere il suo romanzo sullo schermo?KF - L'autore è sempre preso da due sentimenti contrastanti: da un lato è in ansia perchè teme che la sua storia venga stravolta e teme che possano essere commessi degli errori nella trasposizione da letteratura a immagine. D'altra parte, è molto eccitante vedere i propri personaggi prendere vita. Non teme che il pubblico preferisca vedere un film piuttosto che leggere un romanzo da 500 - 1000 pagine?KF - In pratica, il pubblico fa entrambe le cose. Se hanno amato il libro vedranno il film, se gli è piaciuto il film compreranno il libro. Che cosa, secondo lei, fa la differenza tra leggere un libro e vedere un film tratto da quel libro? È coinvolgente allo stesso modo? KF - Naturalmente io preferisco i libri! E la differenza, per me, è la stessa che c'è tra guardare una partita di calcio e giocarla!