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« la piccola DeniseVi ascolto »

lode al Prete

Post n°1276 pubblicato il 13 Maggio 2021 da garden8
 

Sabino Paciolla parla del sacerdote che inneggia 

alla facoltà di discernere il bene dal male.

Non è la prima vicenda ricalcata da giornali

a mettere il luce il contrasto fede o non fede.

Lizzano, un piccolo Comune in provincia

di Taranto, il parroco della chiesa San Nicola,

don Giuseppe Zito, ha organizzato un

 "rosario per la famiglia". L'iniziativa,

come enuncia il manifesto che ha

radunato diversi fedeli, è stato pensato

per " difendere la famiglia dalle insidie

che la minacciano tra cui il disegno

di legge contro l'omotransfobia".

Il sindaco Antonietta D'Oria è, però,

intervenuta in difesa dei manifestanti.

Il primo cittadino ha ricordato l'articolo 21

della Costituzione in base al quale 

"Tutti hanno diritto di manifestare l

iberamente il proprio pensiero con la parola,

lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".

In piazza era presente anche la scrittrice

pugliese Francesca Cavallo che sui social

ha scritto di essere "orgogliosa di Lizzano" 

e che questa è una "bella storia di

cittadinanza attiva e di sana

partecipazione democratica".

Ordunque rivolgo il mio occhio al caso 

di  un altro sacerdote 

Don Calogero D’Ugo, detto don Lillo

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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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