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« gaudium Verbumle consentement »

Matzneff il 68

Post n°1216 pubblicato il 15 Febbraio 2021 da garden8
 

La Francia è scossa da un altro scandalo

di pedofilia, che minaccia di scuotere

dalla fondamenta le sue élite culturali.

E’ sotto inchiesta un “venerabile maestro

” della letteratura transalpina,

l’ultraottantenne scrittore Gabriel Matzneff,

ma si sussurrano, e in qualche caso

si fanno apertamente, i nomi di altri

membri delle classi dirigenti francesi.

Un’abietta storia di turismo sessuale alla

ricerca di minori- maschi e femmine-

in Marocco, in Thailandia e nelle Filippine.

Che dire di Gabriel Matzneff ?

Il caso Matzneff, di cui la stampa italiana

non si è occupata .

A dicembre 2020  Matzneff si rifugia in italia 

mentre bolliva il pentolone delle accuse .

Matzneff compiva numerosi viaggi,

generalmente in compagnia di un altro

scrittore di una certa fama, 

Christian Guidicelli, turismo sessuale alla

ricerca di bambini d’ambo i sessi tra i 10

e i 12 anni. Guidicelli ha impunemente

narrato le sue “avventure” in diversi libri

pubblicati da un gigante dell’editoria

d’Oltralpe, Gallimard, che ha adesso

precipitosamente ritirato dal commercio

le opere dei due “compagni di merende”.

Lo stesso Guidicelli, membro della giuria

dell’importante premio letterario Renaudot,

si adoperò affinché nel 2013 il riconoscimento

andasse proprio a Matzneff. Insomma,

tutti sapevano ed applaudivano; ci sono libri,

foto e pagine in rete. Del resto, Matzneff

e socio non hanno mai nascosto le loro inclinazioni.

Le rivelazioni hanno portato allo scoperto

analoghe abitudini del romanziere Michel

Houellebecq e addirittura dell’ex Ministro

della Cultura , Frédéric Mitterrand, nipote

di François, ex presidente socialista.

La madre di Hoellebecq, donna di principi,

ha definito il figlio “un gran bastardo”.

La scia di Matzneff ha trascinato nel fango

che meritano altri personaggi, tra cui

 Fabrice Thomas, uno dei numerosi amanti

del defunto stilista Yves Saint Laurent, e

Fabrice Bergé, a sua volta amante e socio

del genio della moda. Thomas ha raccontato

in un libro di festini con bambini e ragazzini,

maschi e femmine, organizzati nella tenuta

marocchina dei due, a cui, afferma, hanno

partecipato Andy Warhol, i Rolling Stones e

addirittura l’attrice Catherine Deneuve. 

Quelle storie non erano sconosciute,

ma furono coperte. Quando Frédéric

Mitterrand pubblicò un esplicito libro

di memorie sul suo turismo sessuale,

l’allora presidente Sarkozy insorse in sua

difesa. Non sappiamo se esista una rete

organizzata di pedofili e pederasti d’alto bordo,

ma purtroppo esistono seri indizi di una deriva

che non esitiamo a definire abisso. Ricordiamo

il ripugnante caso del belga Dutroux,

assassino e rapitore pedofilo e delle coperture

di cui certamente godette molto in alto.

Un libro francese chiamava in causa addirittura

membri della casa reale belga, ma fu

precipitosamente ritirato dal commercio.

Non vogliamo parlare dei molteplici casi

di abuso dentro la Chiesa, e neppure di

dichiarazioni quanto meno improvvide in

materia di un ex rivoluzionario divenuto

icona del progressismo europeo, Daniel

Cohn Bendit, “Dany il rosso”.

Cosi si è dato campo libero allo

scatenamento di ogni pulsione, anche

di quella, profondamente abietta, dell’

erotizzazione infantile e puberale e del

progressivo affioramento degli “scambi

affettivi” erotici con gli adulti. E’ un

mondo che conta adepti e mezzi, ma che

vive nello sfruttamento, nel vizio e nel cinico

utilizzo del potere degli adulti sui minori.

L’adulto ha influenza, ascendente, denaro,

tutto ciò che serve per abbattere le difese

educative ed istintive dei più giovani.

Spaventa anche la persistenza di certe

pulsioni al di là dell’età: Matzneff, dicevamo,

ha superato gli 80.  Non vi è dubbio che

l’attitudine pedofila e pederastica sia sempre

esistita. Ciò che indigna, turba e genera

inquietudine è l’allentamento dei freni

sino alla scomparsa. Questa è davvero

una società invertita, che esalta il Male e

odia il Bene. Si sa inoltre che l’abuso subito

in età infantile o giovanile, oltre a

scatenare traumi, desta in non poche vittime,

comportamenti analoghi. Adulti,

possono diventare a loro volta carnefici, orchi.

ber

 



 
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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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