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« Mario Biondoelisabetta sgarbi »

il battesimo del volo

Post n°1259 pubblicato il 08 Aprile 2021 da garden8
 

Vi hanno mai parlato di mobbing sul lavoro o in certi

ambienti?

Credetemi è molto praticato.

Tuttavia io voglio raccontare la storia

di una ragazza aspirante pilota attecchita 

dal mobbing .

Giulia Schiff 

La sua storia inizia da Pozzuoli con un sogno fare

la pilota .

la ventunenne ex allieva dell’Accademia

Aeronautica di Pozzuoli, espulsa dopo

la denuncia di aver subito nonnismo.

Sulla lettera che annunciava la sua

cacciata c’era scritto «insofferenza

alla disciplina, all’obbedienza, alla

subordinazione, al rigore, alla puntualità

e allo spirito di sacrificio necessari per

intraprendere una carriera militare».

Lei sostiene di essere stata vessata dai

suoi commilitoni. C’è una data, il 7 aprile

del 2018: il «battesimo del volo» di Giulia.

«Una consuetudine goliardica e

assolutamente innocua» secondo l’ex

capo di Stato maggiore Vincenzo Tricarico,

un’azione piuttosto violenta a guardare

i video che girano in rete. «Si è sentita

umiliata», dice Massimo Strampelli,

avvocato della giovane Schiff. Scrive il

pm militare Antonio Sabino: «Tutti i

ergenti, nel contesto di una celebrazione

di tradizione goliardica sollevavano da

terra e trasportavano in posizione orizzontale

la paricorso Schiff e, tenendola ferma per

le gambe e le braccia, con dei fustelli di

legno le infliggevano violenti colpi sul

fondoschiena e pugni; quindi le facevano

urtare la testa contro la semi-ala in mostra

statica posta in prossimità di una piscina,

dove, infine, la gettavano».

Al suo caso si è interessata la procura

di Latina  gli otto denunciati sono tutti

del 70° Stormo della città laziale

ma alla fine il processo è cominciato

lo scorso 9 marzo davanti al tribunale

militare di Roma. Piccola nota tecnica:

la giustizia dei soldati non contempla

gli stessi reati di quella dei comuni mortali,

quindi l’accusa è «abuso d’autorità».

In un palazzo di giustizia propriamente

detto si parlerebbe di lesioni aggravate

e violenza privata.

Dopo essere stata espulsa,

nell’autunno del 2018, Schiff si era

rivolta al Tar del Lazio, che le aveva

dato torto: non ci sono prove che

l’espulsione dalla scuola sia stata una

ritorsione. Era gennaio del 2019. Sei mesi

dopo il Consiglio di Stato ha ribaltato

la sentenza e Giulia è tornata a scuola.

È durata poco, però, perché poi il generale

Luigi Casali l’ha ributtata fuori senza

tante storie.

«Nel lontano 2001, dopo il mio primo

volo da solista al 70° Stormo di Latina.

Uno dei giorni più belli della mia vita»

a parlare Samantha Cristoforetti .

Una questione di tradizioni. Il battesimo

del volo esisteva già ai tempi in cui

Dino Schiff, il papà, era un allievo

dell’accademia, «ma non era così».

Giulia è stata maltrattata e non aveva

dato il suo consenso per questo. C’è

chi l’ha dato. In un altro video si vede

un’allieva che viene presa a frustate.

Piange e si lamenta, dice di sentire

dolore. Quando Schiff le ha chiesto

perché non si fosse opposta, la ragazza

del video ha risposto: «Volevo essere

trattata come un uomo».

sa

 
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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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