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Messaggi di Maggio 2021
https://puccinielasualucca.com/ Andrea colombini direttore d'orchestra vi aspetta numerosi per trascorrere momenti di assoluto relax musicale. |
Un organismo composto da persone affrancate dalla struttura militare o visibile che dir si voglia, il cui compito è quello di dialogare con la massoneria, la politica, lo Stato e la Chiesa. Un sistema invisibile che però ha bisogno di soldati, sacrificabili e facilmente sostituibili. Fino agli anni 80 Ndragheta ,massoneria e servizi deviati hanno proliferato poi è accaduto che La Santa decide di espandersi e fare alleanze , combinazioni con Cosa Nostra e Camorra per quello io parlai giorni fa di Francesco D'agati che raccontava di piacevole rapporto con Michele o senese per esempio. Quindi negli anni 90 le 3 mafie si uniscono e spartiscono territorio e potere. |
Affari milionari, rapporti con la politica, omicidi, stragi e crimini efferati. E’ la storia di Matteo Messina Denaro, capomafia di Castelvetrano, a tutti gli effetti leader di Cosa nostra, e latitante da 28 anni. Su di lui sono stati scritti libri, articoli e sono state fatte trasmissioni televisive. Alcuni pentiti parlano di lui come un killer efferato sguinzagliato da Cosa Nostra nella fattispecie un capo mandamento . La rete massonica ,la politica ,la mafia convivono da anni . La primula rossa di Castelvetrano continua a comandare. "Messina Denaro. Iddu, la mamma del nipote che è di qua, è mia commare, hanno sequestrato tutti i telegrammi mandati dalla posta di Canicattì, per vedere, per capire”. Il “nipote” di cui si parla è Girolamo Bellomo, marito di Lorenza Guttadauro, figlia della sorella del superlatitante. l’uomo “in condizione di intrattenere rapporti direttamente con Matteo Messina Denaro, essendo a conoscenza della segretissima rete di comunicazione e protezione utilizzata dal capo di Cosa Nostra latitante”. Diabolik, U siccu, Alessio, Luciano, “La testa dell'acqua”, Iddu, “U Diu”, il Premier, “il noto” Alcuni dei nomignoli per identificarlo. Prima accanto al padre, don “Ciccio”, Francesco Messina Denaro. Poi, alla morte di quest'ultimo, si fece largo tra i “corleonesi”, “adottato” da Riina in persona, fino a diventare protagonista dello stragismo della criminalità organizzata siciliana. di almeno una settantina di omicidi come mandante ed esecutore, nei primi mesi del 1992, assieme ad altri boss di Brancaccio, il giovane “Diabolik” fece parte del gruppo che doveva uccidere a Roma Giovanni Falcone, a colpi di kalashnikov, fucili e revolver. Salvatore Riina, forse “preso per la manina” da qualcuno come ha poi raccontato il pentito Salvatore Cancemi, cambiò idea all'improvviso, optando per un altro luogo ed una modalità decisamente più eclatante. all'altezza di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. la strage di via d'Amelio, è stato ritenuto responsabile, in qualità di mandante, nel processo di primo grado tenuto davanti alla Corte d'Assise di Caltanissetta che lo ha condannato all'ergastolo. vi sia stato un collegamento tra le bombe del 1992 pretese da Totò Riina e gli attentati nel nord Italia. estende anche ad altri fatti. poco prima dell'attentato in cui morirono Paolo Borsellino e gli agenti di scorta (Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina), partecipò come esecutore materiali ad uno dei delitti più crudeli di Cosa nostra: il duplice omicidio dei fidanzati Vincenzo Milazzo (capo della cosca di Alcamo che aveva cominciato a mostrarsi insofferente all'autorità di Riina) ed Antonella Bonomo (incinta di tre mesi, ritenuta testimone scomoda degli affari di Cosa nostra). Messina Denaro conosce la verità nascosta dietro la strage di Pizzolungo, dalla Chiesa, Chinnici, Capaci, via d'Amelio, e di quelle in Continente (Firenze, Roma e Milano) perché è stato parte attiva di quel mondo. Il legame tra Riina ,Matteo Messina Denaro lo conferma anche Bernardo Provenzano. Poi la cassaforte con i segreti che fanno tremare lo stato lo raccontano vari pentiti come Brusca. Quindi Diabolik ha Cosa Nostra e potrebbe tornare a ordinare attentati.
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Maria Angioni una donna che racconta stranezze. La pm che per un periodo, dall'ottobre 2004 al luglio 2005, indagò sulla scomparsa della piccola Denise, sparita nel nulla il primo settembre del 2004 da Mazara del Vallo. Oggi Maria Angioni fa la giudice del lavoro a Sassari, ma ricorda ancora tutte "le stranezze" accadute durante quella inchiesta, che dopo 17 anni lascia seri dubbi. Solo dopo mesi, Claudio Corona, il fratello della donna, fu sentito ma quel verbale di Sit era breve .Non c'era nulla. Io rimasi basita". Ma andiamo con ordine. Maria Angioni fu assegnata al fascicolo sulla scomparsa di Denise Pipitone, solo nell'ottobre del 2004, cioè un mese dopo la sparizione. All'epoca il Procuratore capo era Silvio Sciuto. "Il primo mese non ero assegnataria dell'inchiesta ricorda la magistrata poi a ottobre del 2004 sono diventata co-assegnataria con una delega limitata ad alcuni settori, come quello dell'esoterismo e della pedofilia. Perché si è cercato a tappeto. Abbiamo fatto ricerche sui pedofili, sugli esoterismi. Perché ricordo che Mazara del Vallo è una zona dove si fanno messe nere". Nella fattispecie io dovrei enumerare le zone che usano le sette in Sicilia . Guarda caso Mazara del Vallo viene evidenziata. La signora Angioni guarda caso gli danno mandato per occuparsi di pedofilia e esoterismo che per i conoscitori dell' ambiente occultista significa un caso massonico. l'Angioni diventa la principale titolare dell'inchiesta, con due pm, ancora giovanissimi quindi non avvezzi a certe cose e manipolabili , cioè Antonella Avila e Marco Imperato, che lavoravano con me e che sono rimasti dopo il mio trasferimento a Cagliari". Ma Angioni ha potuto seguire l'inchiesta solo per meno di un anno. A fine luglio del 2005 è arrivato il trasferimento in Sardegna. Ora andiamo all'ispezione nella casa di via Pirandello, a Mazara del Vallo, dove abitava Anna Corona e che ora è disabitata "fu fatta". "Anche se non c'era il pozzo di cui si è parlato ieri", dice la giudice. "Ricordo perfettamente che l'ispezione fu fatta - racconta all'Adnkronos - Io, una volta che sono subentrata al pm titolare, mi sono studiata tutto il fascicolo con estrema attenzione. E mi ricordo che l'ispezione era stata fatta". E aggiunge: "Ma bisogna vedere come era stata fatta.Io ho cercato di rifare le cose più importanti, con la collaborazione della sezione di Polizia Giudiziaria. Erano appena tre persone, e c'era un criminologo, Vincenzo Savatteri, che è morto qualche anno fa, che avevo nominato io dice la Pm Angioni . Avevano la carta catastale ,controllo del perimetro esterno,scantinato ma quel pozzo non lo ricordo esclama la pm Angioni . Del pozzo ne parla una persona che segnala un garage a fianco dice la pm Angioni. "Gli ultimi giorni, prima di andare via dalla Procura di Marsala per trasferirmi a Cagliari decisi di andare a fare una attività a Ragusa. Dovevamo farla solo con la Sezione di Pg di cui mi fidavo e che ubbidivano alle mie direttive. Ma, invece, all'improvviso, dopo essere partiti con la solita squadretta, scoprii che sono venuti tutti con noi, a partire dagli uomini del Commissariato di Mazara fino al Comando dei Carabinieri, che non avevo chiesto. Eravamo una cinquantina di persone in tutto, dalle iniziali cinque". Ma perché si aggiunsero tutti questi poliziotti e carabinieri? "Perché quando abbiamo avvisato i colleghi di Ragusa che saremmo andati, allora lo hanno fatto sapere ai comandi di Carabinieri e Polizia e anche loro volevano essere con noi. E lì mi successe una cosa stranissima che mi ha molto inquietato. "Avevamo sentito una intercettazione, che ritenevamo molto importante davvero inquietante- spiega - Così andammo a Ragusa a sentire alcune persone". Era il 22 luglio del 2005. Il giorno prima dell'addio di Maria Angioni alla Procura di Marsala. "Una intera famiglia era stata sottoposta a una intercettazione, in particolare due donne - dice sempre all'Adnkronos - Ma ecco che mentre stavo sentendo a sommarie informazioni una persona, arriva - in maniera inopportuna - un esponente delle forze dell'ordine, diverso dalla mia squadra di Polizia Giudiziaria, che mi interruppe e dicendo delle cose che avrebbe dovuto dire in separata sede, e così ha bloccato di fatto anche il flusso di informazioni che stava provenendo dalla persona interrogata. E quell'attività è morta lì. Poi una deposizione su una pianta grassa morta. i magistrati andarono a Ragusa per sentire alcune persone, appartenenti a un nucleo familiare. Dall'intercettazion e si sentì parlare di un omicidio. Le cimici ascoltano: 'purtroppo è morta, è morta' Insomma fatti strani omissioni e depistaggi.
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Prima in tempi addietro si sentiva dire la censura è opera del fascismo ora quel pensare quel dire è diventato un altra pappa ,un altro companatico e a sottolineare questa tendenza sono vari intelettuali di alto stampo. Nella fattispecie della libertà di espressione cito Ricolfi sociologo nettamente a sinistra che a malincuore esplica il ruolo della Sinistra di censore e il ruolo della Destra di protettore della libertà di dire ,esprimere critica . Il caso più caratterizzante di questi giorni lo ritrovo nel contenitore Anni 20 format tv Rai che all' inizio ha avuto un decollo con poca importanza per poi diventare bersaglio della compagine sinistroide dell' inquisizione per colpa di un servizio giornalistico impeccabile sulla prevaricazione dell' Ue sui consumi alimentari,varietà di cibo opzionata per gli italiani . A voi larghe considerazioni |
“La Chiesa è anche trans, nel senso che accoglie anche le persone più diverse, tra queste anche i transgender”. È quanto viene affermato dalla più importante istituzione ecclesiastica del Paese e la più grande denominazione in Europa, che da sola raccoglie il 54,4% della popolazione svedese. Con questa lettera la Chiesa luterana è voluta entrare direttamente nel dibattito sul transgender, prendendo una posizione netta: “Una chiesa è fatta di persone. Le persone sono diverse. Abbiamo cresimandi, impiegati, amministratori, rappresentanti, organizzazioni no profit e altri parrocchiani che si definiscono persone transgender. La chiesa è quindi composta anche da persone trans. Pertanto, la chiesa potrebbe essere descritta come trans” – questo l’incipt della lettera. La chiesa Luterana svedese evidenzia come sia stato negato il modo di espressione delle minoranze . Nessuno gli può dire se hanno gridato alla discriminazione sulla presenza islamica in Svezia che prevarica sulle altre religioni ?
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Post n°1278 pubblicato il 18 Maggio 2021 da garden8
la storia del ddl Zan pone in visione il problema di oltraggio alla Costituzione. Da una parte l'articolo 4 che punisce penalmente e l'articolo 8 della Costituzione . La sinistra intende estendere la portata della normativa già esistente sui reati d’odio ad attacchi e comportamenti dovuti all’orientamento sessuale, al genere e all’identità di genere. Un padre canadese per aver tentato di oppporsi a cambio di sesso della sua figlia carcere e ammenda salata . L’articolo 2 pone sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità tra i moventi dei reati d’odio contenuti dell’articolo 604-bis del codice penale, diretto a tutelare il rispetto della dignità umana e del principio di uguaglianza. In particolare è stabilita una multa fino a 6mila euro o la reclusione fino a un anno e 6 mesi per chi istiga a commettere atti di discriminazione fondati su sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. Mentre per chi istiga o commette atti violenti, per le stesse motivazioni, è prevista la reclusione da 6 mesi fino a 4 anni. L’articolo 3 stabilisce come circostanza aggravante il commettere reati in ragione del sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere o disabilità della vittima, tramite la modifica dell’articolo 604-ter del codice penale. L’articolo 4 è dedicato alla salvaguardia della libertà di opinione in base all' atto commesso giudicato da un magistrato. L’articolo 5 riguarda prevalentemente alcune specifiche rispetto alle pene previste dagli articoli 604-bis e 604-ter. L’articolo 6 riporta le modifiche all’articolo 90-quater del codice di procedura penale in cui viene definita la “condizione di particolare vulnerabilità della persona offesa” e il riconoscimento delle donne e delle persone Lgbtq+ come persone “vulnerabili” e quindi, potenzialmente vittime. Gli articoli dal 7 al 10 non sono penali. Non si potra più dire che la famiglia nel film è gay o quella famiglia della serie è naturale biologica . Mi verrebbe da dire sei n'omo o sei na donna ?
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Ultimamente molti sono assuefatti dalla tecnologia in particolare, mi riferisco a smartphone.tablet , ma quanti rischi si celano dietro l'utilizzo di questi marchingegni ? Ad esempio quante volte avete pensato a un telefono, e poi aprite google e vi tempestano di spazi pubblicitari su telefoni di varie marche? Altro esempio siete con un amico a parlare del più e meno e di viaggi, poi ad un tratto volete ascoltare un brano su youtube e mentre lo ascoltate appare una reclame di Msc o di Santorini grecia ? Insomma i vostri telefoni o dispositivi elettronici memorizzano voci e analizzano con algoritmi e poi rifilano a voi offerte puublicitarie inerenti vostri interessi. Malgrado questo potete ovviare alla cosa disattivando accesso a microfono da parte di app che per antonomasia risultano inerti o poco interessanti ma hanno orecchie.
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Sabino Paciolla parla del sacerdote che inneggia alla facoltà di discernere il bene dal male. Non è la prima vicenda ricalcata da giornali a mettere il luce il contrasto fede o non fede. A Lizzano, un piccolo Comune in provincia di Taranto, il parroco della chiesa San Nicola, don Giuseppe Zito, ha organizzato un "rosario per la famiglia". L'iniziativa, come enuncia il manifesto che ha radunato diversi fedeli, è stato pensato per " difendere la famiglia dalle insidie che la minacciano tra cui il disegno di legge contro l'omotransfobia". Il sindaco Antonietta D'Oria è, però, intervenuta in difesa dei manifestanti. Il primo cittadino ha ricordato l'articolo 21 della Costituzione in base al quale "Tutti hanno diritto di manifestare l iberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione". In piazza era presente anche la scrittrice pugliese Francesca Cavallo che sui social ha scritto di essere "orgogliosa di Lizzano" e che questa è una "bella storia di cittadinanza attiva e di sana partecipazione democratica". Ordunque rivolgo il mio occhio al caso di un altro sacerdote Don Calogero D’Ugo, detto don Lillo
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Ogni volta che mi giunge alla mente una storia di scomparsa di un bambino o bambina non riesco a non pormi domande. Non riesco a comprendere come mai ci sia poco exploit di notizia a riguardo sovente le scomparse ricoprono dello spazio in tv contingentato per poi affievolire nella nebbia. In questa occasione mi occupo di una vicenda che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo 17 anni fa esattamente nel 2004 la piccola Denise Pipitone nei pressi di Mazara del Vallo sparisce. Durante questi anni i media hanno strumentalizzato in modo profano la vicenda rendendola un atto morboso utile per valori di share . Come dissi in altre storie anche qui la povera bambina viene portata via da gruppi legati a massoneria e servizi segreti deviati . Tuttavia vorrei enunciare il fatto che la visita delle forze dell' ordine a casa di Anna Corona non era avvenuta ma è bastato renderla plausibile per temporeggiare o meglio dire complicare le indagini poi come il loro modus operandi ci mettono avvistamenti vari famiglia Ivanovic o avvistamento in Russia non è nient'altro che dissimulare e attorcigliare il filo tra omissioni e depistaggi. La testimonianza di un ex maresciallo che dice di aver avuto minacce di natura gravosa "Non hai famiglia ,non hai una vita? Queste non sono cose di tua occupazione ! Non concerne traffico di organi o di pedofilia "! La sera scorsa l'avvocato che afferma di aver ricevuto una missiva anonima che secondo me è un modo per tornare a subbugliare la vicenda che negli ultimi tempi ha riscontrato l'attenzione dell' opinione pubblica e mi ricorda il caso Orlandi.
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La notizia della radiazione del dottor Paolo Rossaro rappresenta in modo incontrovertibile la coercizione e negazione della libertà di scelta terapeutica . «Oggi la medicina è deviata dalla politica e dal denaro» cosi lui diceva. Nei giorni contrassegnati dalla negazione della misura avanzata da medici coraggiosi e coscienziosi come Ippocrate.org. Nei giorni in cui si prefigura una telemedicina. Nei giorni in cui il pensiero unico azzanna chi differisce per proprio pensiero dalla plausibilita del Pcr o dei vaccini . Vogliono privare l'uomo di senso coscienzioso e spogliare il suo pensiero critico . |
Scoprire che a Tor san Lorenzo litorale romano vive da anni un uomo della Cosa Nostra potrebbe far sbiancare anche un bambino. Ma andiamo con cautela nel raccontare. A fine anni 70 alcune famiglie siciliane si insediano sul litorale romano per impostare buoni affari . Gaetano Mirabella ergastolano diceva" Un pezzo grosso U zu Cicciu" di recente arrestato nella vicenda Capricornus. Tra i nomi citati dall' 83 enne Agati troviamo: Pippo Calò boss di Porta Nuova ,fratelli Alfredo e Pippo Bono Nicolo' Milano,Michele Greco ,Calderone il boss catanese che siedeva nella commissione interporvinciale. Nel 2015 a far da paciere tra un diverbio tra Clan fragalà,Senese e i Mancuso fu D'agati a Tor bella Monaca. D'agati racconta di un incontro con O pazz Vincenzo Senese padre di Michele . l'83 enne Francesco D'agati dice che vanno aiutati i detenuti ,aiutati pranzi conviviali e a morte i pentiti. Ora forse vi rendete conto perchè hanno fatto fuori Falcone e Borsellino .
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L'incontro tra Renzi e l'uomo dei servizi di sicurezza non è casuale. Ordunque andiamo per gradi. La donna che all' autogrill di Fiano Romano si trova casualmente in quel posto non fa una piega ma la piega la fa la presenza di Renzi e questo Mancini . Poi il padre della donna di cui lei racconta la condizione di salute e' continuo adoperare un bagno per prendere farmaci ,io confido che andrebbe ringraziata per il suo apporto a Report. Tuttavia la donna che registra pochi secondi dell' incontro del senatore toscano ha rilevanza perchè proprio lei viene accusata di aver tenuto fino a fine dicembre 2019 ma la stessa donna replica dicendo "poi ho deciso di inoltrare il video a un quotidiano nazionale" e mostra il messaggio sul telefono . Mentre la compagine politica accusa la donna ,l'uscita del video, la donna spiega che lei conosceva Renzi ma non l'altro uomo e quindi non era dell' avviso sicuro che fosse una notizia rilevante. La donna poi insiste dicendo che l'uomo con cui colloquia Renzi ha una scorta di due uomini . Marco Mancini :Brigadiere nella Sezione Speciale Anticrimine fondata del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa (ucciso a Palermo nel 1982). Fino al 1984 è stato impegnato nelle indagini contro la Colonna Walter Alasia delle Brigate Rosse, (sciolta nel 1982) contribuendo all'arresto di quasi tutti i suoi componenti. Ha partecipato inoltre all'arresto di Sergio Segio, primo capo e comandante militare dell'organizzazione terroristica Prima Linea. Ha infine svolto attività internazionale, partecipando alle indagini in Francia a carico di Oreste Scalzone, fondatore ed esponente delle organizzazioni politiche extra-parlamentari Potere Operaio e Autonomia Operaia. Il 16 novembre 1988 ha partecipato come investigatore alle indagini per la strage della stazione Carabinieri di Bagnara di Romagnadurante la quale persero la vita cinque militari dell'Arma. Inizialmente ritenuta di matrice terroristica, la strage si rivelò successivamente di altra natura. È stato successivamente attivo nelle indagini sui delitti della Banda della Uno Bianca. Durante questo incarico è stato coinvolto dalla Procura di Bologna, insieme ad un maggiore dei Carabinieri, in un'inchiesta poi archiviata per una vicenda marginale, collegata a un bossolo recuperato in un tiro a segno. Alla fine degli anni novanta è stato nominato responsabile dei centri SISMI del Nord Italia. Nell'agosto 2003 diviene capo della Prima Divisione del SISMI, quella che si occupa del controspionaggio, del contrasto del terrorismo nazionale ed internazionale e della criminalità organizzata internazionale. Negli anni successivi ha svolto attività di controspionaggio ed antiterrorismo all'estero, prevalentemente in Africa e Medio Oriente, portando aiuti italiani alla città assediata di Falluja, e venendo sequestrato dai jihadisti iracheni. Nel settembre 2004 è stato protagonista della cattura a Beirut di Ahmad Salim Miqati, terrorista noto per essere responsabile delle stragi nei McDonald's di Beirut e Jouneh, ed in procinto di effettuare un attentato contro la locale ambasciata italiana . Passato all'Aise dopo la riforma dell'intelligence italiana del 2007 che ha soppresso il Sismi, nel 2010 è stato trasferito a Vienna, su mandato del Governo italiano, con l'incarico di capocentro. Due casi in cui è coinvolto Abu omar ,Telecom . Per il caso Abu Omar Mancini è stato condannato a pena di 9 anni nel 2013 . Per il fatto di Telecom nel 2010 Mancini invoca il segreto di Stato.
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In questi giorni il caso Loggia Ungheria espone ancora l'ambiente giudiziario a dubbi . Tra i nomi della loggia massonica compaiono : Bisignani,Severino,Davigo,Ardita , Emma Marcegaglia,Saluzzo, Alessandro Ferraro ,Calafiore e molti altri. Nei verbali di Amara chiari riferimenti ai componenti di questa loggia massonica: "Stringevano la mano, premendo l'indice tre volte sul polso" Sarebbero 40 le persone coinvolte, anche se la lista non sarebbe mai stata consegnata. All'interno di questo elenco compaiono si legge sulla Verità politici, imprenditori, magistrati. È anche vero però che sia Amara sia Calafiore non sono nuovi alla partecipazione di associazioni più o meno segrete. Tanto che già nel 2016 Siracusanews si occupò della Aprom che vedeva i due iscriversi tra i soci nel 2015 (Calafiore anche nel direttivo). L’associazione per il progresso del Mezzogiorno tra gli iscritti annoverava anche magistrati della Corte di Cassazione, dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, imprenditori, docenti, medici, professionisti e perfino presidenti di sezione del Consiglio di Stato, dell’avvocatura generale di Stato, Procuratori e magistrati della Corte dei Conti e dei tribunali amministrativi. Tra gli altri. Era stata costituita nel 1994 e si leggeva nella descrizione “si è da sempre concentrata sui temi della Giustizia, della Sanità, della Pubblica Amministrazione, delle Infrastrutture e della mobilità, del lavoro e del sociale accogliendo figure professionali incisive poste ai vertici, impegnate nei diversi settori che hanno dato un sostegno importante nel comprendere la situazione del meridione animando l’attività associativa sui differenti temi”. Nessuna segretezza, sia chiaro, era tutto alla luce del sole con atti e verbali d’assemblea pubblici ma una recente assemblea del 2018 ha deliberato il cambiamento del brand dell’Associazione che ora si chiama Eurapromez, “ribattezzata” associazione per il Progresso del Mezzogiorno d’Europa per il Buon Governo. |
In questi giorni non ho che da dire sulla vicenda Vasquez . Oltretutto la vicenda della ragazza sudamericana non interessa solo la realtà locale romana.il cosidetto parterre d'elite che frequenta posti di lusso a Roma ma interessa molti ambienti per esempio la Magistratura. Però voglio addentrarmi nel sottobosco romano si quello di Buzzi e Carminati e nei meandri giudiziari cosi posso illustrarvi con facilità su quale asse poggia la forza di Pittigliani. A 61 anni viene arrestato a Venezia perché accusato di una bancarotta fraudolenta da 100 milioni di euro: con le sue imprese di pulizia aveva lavorato anche per conto della Prefettura, della Biennale, della Corte dei Conti era il 2005 e dopo qualche tempo era uscito in attesa del processo, che ancora non c'è stato. Nel 2008 Pittigliani originario di Ancona, ma romano d'adozione è finito nuovamente in galera, arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Roma, a giugno, questa volta per un'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla falsificazione di valuta statunitense. Erano da capogiro i numeri dell'inchiesta veneziana, non ancora giunta a una sentenza definitiva: 100 milioni di euro spariti nel nulla, venti aziende fallite e mille dipendenti senza lavoro. Le indagini dei finanzieri del Nucleo provinciale di Polizia Tributaria erano iniziate in seguito al fallimento della «Promacs Italia Srl» e della «Promacs Servizi Soc. Cooperativa Srl.», che avevano acquisito gli appalti di Anpul Sas e Anpul srl. Clienti importanti per le imprese di pulizie: Prefettura di Venezia, Corte dei Conti, Biennale, Palazzo Grassi. Il ristorante Archeologia una lavatrice per i soldi che giungono da molti ambienti . Il ristorante si trova in Via Appia Antica, 139. Va rammentato che proprio Antonieta Vasquez frequenta il ristorante L'archeologia tra cristalli e porcellane situato in Via Appia Antica . |
INFO
SEX CRIMES
Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.
Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.
Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.
Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?
Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?
Inviato da: Mr.Loto
il 23/03/2022 alle 12:17
Inviato da: Romeo
il 21/01/2022 alle 18:16
Inviato da: Mr.Loto
il 21/07/2021 alle 15:22
Inviato da: giabi
il 26/05/2021 alle 17:39
Inviato da: giabi
il 26/05/2021 alle 17:38