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Terremoto, pagano i giochi


 La ricostruzione dei territori martoriati dal terremoto in Abruzzo di quasi due mesi fa sara' in gran parte a carico dei giochi...e dei giocatori italiani. Le disposizioni del D.L. n. 39 del 2009, recanti i primi interventi per la ricostruzione delle zone dell’Abruzzo colpite dal recente terremoto, prevedono istanziamenti complessivamente autorizzati per gli anni dal 2009 al 2033 per un totale di 5,8 miliardi di euro. Di questi, l'82.7% - circa 4.800 miliardi - arriveranno da maggiori entrate derivanti dai giochi pubblici. E di questa ulteriore fetta, ben 1500 miliardi sono previsti nei primi 3 anni.Altre risorse per la ricostruzione de L'Aquila e dintorni proverranno da altri tagli, divisi tra la spesa farmaceutica, il bonus famiglia e altri fondi destinati ad assottigliarsi a causa dell'emergenza sismica.
Questo provvedimento, una "tassa di scopo" a tutti gli effetti, mira a finanziare la ricostruzione delle zone colpite dal violento sisma con i proventi di un settore in forte espansione, ma il cui peso ricadrà, in grandissima parte, sulle spalle dei giocatori. Un grande popolo è tale anche quando i suoi componenti si sanno stringere uno attorno all'altro, dandosi una mano reciprocamente per rialzarsi dalle disgrazie che, in quanto tali, possono capitare a tutti. Lo stesso mondo del poker italiano - poker rooms e giocatori, live come online - si è mosso per tempo con decine di iniziative e tornei benefici, che hanno raccolto centinaia di migliaia di euro da destinare alle popolazioni abruzzesi. L'ultima in ordine di tempo andrà in onda questa sera su La7 (vedi qui i dettagli).Ma l'impressione è che il peso di troppi oneri che spetterebbero allo Stato, e per i quali i cittadini pagano già tasse in abbondanza, ricada su quegli stessi cittadini sotto forma di altre tasse - diciamo così - indirette. Comunque, attendiamo di vedere come questo tipo di prelievi verrà attuato, prima di pronunciare giudizi definitivi.