Domenica sera F. è tornato a casa dalla Puglia dove è andato a vedere lo spettacolo della sua artista preferita. Il viaggio - sia di andata che di ritorno - sono andati bene nonostante la sua paura per l'aereo, lo spettacolo gli è piaciuto e sarebbe stato un weekend piacevole e di "stacco" se non fosse stato per un'aggressione che lui e una ragazza che era con lui hanno subito alle 3 del mattino per strada - di ritorno all'albergo - mentre erano intenti a prendere un pacchetto di sigarette al distributore automatico a pochi metri dalla meta. Qualche pugno e schiaffo - soprattutto la ragazza ha preso paura perchè ad un certo punto pensava che volessero portarla via, ma è riuscita a scacciarli con una borsettata - anche se i malviventi sono riusciti a rubarle i soldi e il portafoglio con i documenti. Tanta paura. Il giorno dopo quando F. me l'ha raccontato sulla strada del ritorno dall'aeroporto a casa sua, era tranquillo, ne parlava quasi a voler minimizzare l'accaduto. Tornati a casa abbiamo fatto l'amore - come non mai.*****Ieri sera tardi - era passata la mezzanotte - ci siamo visti: lui era impegnato in una cena con il suo ex e due amiche. Io sono rimasto a casa. Non vuole che io e il suo ex ci frequentiamo. Insomma mi dice che verso mezzanotte sarebbe rientrato a casa: io gli chiesi quindi, dopo avergli detto "ok", se per lui era un problema vederci in centro: avevo voglia di stare fuori perchè ero rimasto a casa, in pratica, tutto il giorno ma lui non ha acconsentito perchè doveva sistemare ancora la valigia del weekend pugliese. se volevo era a casa. Confesso che mi è salito un po' l'acido per 10 minuti (cazzo, non puoi togliere più tardi i vestiti dalla valigia? In fin dei conti siamo sempre chiusi a casa tua), l'ho inizialmente avvertito che non sarei passato perché volevo restare all'aria aperta, poi bevuta una Guinness l'ho richiamato dicendogli che sarei passato. Non era dell'umore migliore: gran mal di testa che lui ha pensato fosse da ricondurre all'aggressione, e ha cominciato a inveire contro quei delinquenti auspicando per loro morti tra fratelli e genitori - reazione che a me ha dato fastidio, come gli ho detto - ma lui non ci sente e continua. Ad aggravare la cosa il fatto che - chiacchierando - è emerso che i carabinieri non gli hanno dato nemmeno una copia della denuncia fatta. Quindi altra ondata di insulti (qui devo ammettere, più motivati) contro le forze dell'ordine. Risposta malevola anche a me poi, quando gli ho chiesto perché non andasse a letto visto il suo stato. E così si è conclusa la serata. ***** Io me ne sono andato a casa un po' mogio e incavolato con me stesso: me lo sentivo che non dovevo passare, visto che non avevo voglia di stare in casa. Mogio per la reazione. Mogio perché - ho pensato - avrei dovuto abbracciarlo e stringerlo forte. Forse si sarebbe tranquillizzato. Gli mando un sms dove mi scuso se non gli sono stato vicino.
Reazioni a catena
Domenica sera F. è tornato a casa dalla Puglia dove è andato a vedere lo spettacolo della sua artista preferita. Il viaggio - sia di andata che di ritorno - sono andati bene nonostante la sua paura per l'aereo, lo spettacolo gli è piaciuto e sarebbe stato un weekend piacevole e di "stacco" se non fosse stato per un'aggressione che lui e una ragazza che era con lui hanno subito alle 3 del mattino per strada - di ritorno all'albergo - mentre erano intenti a prendere un pacchetto di sigarette al distributore automatico a pochi metri dalla meta. Qualche pugno e schiaffo - soprattutto la ragazza ha preso paura perchè ad un certo punto pensava che volessero portarla via, ma è riuscita a scacciarli con una borsettata - anche se i malviventi sono riusciti a rubarle i soldi e il portafoglio con i documenti. Tanta paura. Il giorno dopo quando F. me l'ha raccontato sulla strada del ritorno dall'aeroporto a casa sua, era tranquillo, ne parlava quasi a voler minimizzare l'accaduto. Tornati a casa abbiamo fatto l'amore - come non mai.*****Ieri sera tardi - era passata la mezzanotte - ci siamo visti: lui era impegnato in una cena con il suo ex e due amiche. Io sono rimasto a casa. Non vuole che io e il suo ex ci frequentiamo. Insomma mi dice che verso mezzanotte sarebbe rientrato a casa: io gli chiesi quindi, dopo avergli detto "ok", se per lui era un problema vederci in centro: avevo voglia di stare fuori perchè ero rimasto a casa, in pratica, tutto il giorno ma lui non ha acconsentito perchè doveva sistemare ancora la valigia del weekend pugliese. se volevo era a casa. Confesso che mi è salito un po' l'acido per 10 minuti (cazzo, non puoi togliere più tardi i vestiti dalla valigia? In fin dei conti siamo sempre chiusi a casa tua), l'ho inizialmente avvertito che non sarei passato perché volevo restare all'aria aperta, poi bevuta una Guinness l'ho richiamato dicendogli che sarei passato. Non era dell'umore migliore: gran mal di testa che lui ha pensato fosse da ricondurre all'aggressione, e ha cominciato a inveire contro quei delinquenti auspicando per loro morti tra fratelli e genitori - reazione che a me ha dato fastidio, come gli ho detto - ma lui non ci sente e continua. Ad aggravare la cosa il fatto che - chiacchierando - è emerso che i carabinieri non gli hanno dato nemmeno una copia della denuncia fatta. Quindi altra ondata di insulti (qui devo ammettere, più motivati) contro le forze dell'ordine. Risposta malevola anche a me poi, quando gli ho chiesto perché non andasse a letto visto il suo stato. E così si è conclusa la serata. ***** Io me ne sono andato a casa un po' mogio e incavolato con me stesso: me lo sentivo che non dovevo passare, visto che non avevo voglia di stare in casa. Mogio per la reazione. Mogio perché - ho pensato - avrei dovuto abbracciarlo e stringerlo forte. Forse si sarebbe tranquillizzato. Gli mando un sms dove mi scuso se non gli sono stato vicino.