C'era una volta un popolo di gente laboriosa che pur non navigando nell'oro riusciva a vivere discretamente e perfino a risparmiare. Un brutto giorno un uomo potente, di bassa statura e senza scrupoli, salì su un predellino e promise in cambio del potere di togliere le tasse, dare lavoro ai disoccupati, aumentare la pensione ai pensionati, promettendo benessere e ricchezza per tutti. Fu così bravo a raccontar balle che il popolo laborioso gli consegnò il potere. Trascorso qualche anno, il popolo laborioso si accorse che le tasse aumentarono, le pensioni prima persero il potere d’acquisto poi vennero tagliate, la disoccupazione crebbe a dismisura, i risparmi accumulati nel periodo precedente finirono. Rimase solo il pianto di lacrime e sangue e l’ottavo nano stronzolo che definì il popolo laborioso l’Italia peggiore.
La fiaba dell'8° nano "Stronzolo"
C'era una volta un popolo di gente laboriosa che pur non navigando nell'oro riusciva a vivere discretamente e perfino a risparmiare. Un brutto giorno un uomo potente, di bassa statura e senza scrupoli, salì su un predellino e promise in cambio del potere di togliere le tasse, dare lavoro ai disoccupati, aumentare la pensione ai pensionati, promettendo benessere e ricchezza per tutti. Fu così bravo a raccontar balle che il popolo laborioso gli consegnò il potere. Trascorso qualche anno, il popolo laborioso si accorse che le tasse aumentarono, le pensioni prima persero il potere d’acquisto poi vennero tagliate, la disoccupazione crebbe a dismisura, i risparmi accumulati nel periodo precedente finirono. Rimase solo il pianto di lacrime e sangue e l’ottavo nano stronzolo che definì il popolo laborioso l’Italia peggiore.