blog(gh)etto rosso

300 mila a Roma: l'onda anomala blocca la capitale


Il 14 novembre 2008 è stata una giornata importante per il movimento studentesco ufficialmente rinato.300 mila persone sono giunte a Roma da tutte le città d'Italia, con treni speciali, con mezzi propri o con pullman organizzati dagli studenti stessi o dalle forze che hanno aderito alla protesta contro il decreto Gelmini.Ragazzi e ragazze senza una particolare appartenenza partitica hanno dimostrato che il governo non gode di alcun appoggio o consenso nel mondo accademico, fatto salvo per i militanti del PDL che comunque sono perplessi dai tagli operati.Ci accusano di proteggere i baroni, i docenti affermati, sapendo benissimo che coloro che non saranno assolutamente toccati dai provvedimenti governativi saranno proprio loro, i baroni. Loro troveranno comunque modo di mantenere i loro privilegi, mentre ad essere realmente colpiti saranno i ricercatori e gli studenti.La trasformazione delle università in fondazioni private farà levitare le tasse di iscrizione, impedendo ai meno abbienti l'accesso al sapere.15 e 16 novembre saranno dedicati alla stesura di un testo di riforma dell'università dal basso, per un'università libera e di massa, per un'istruzione che sia strumento di elevazione culturale e sociale.  I Giovani Comunist* di Como, che erano presenti a Roma, ringraziano tutt* coloro che si sono messi in campo in prima persona, perché deleghe non sono più accettabili. E' tempo di prendere in mano il nostro futuro e il nostro presente.