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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 18 Maggio 2007 da gdf89
 
Tag: voices

Volevo scrivere a proposito delle voci, voci personali, nulla di riferito al misticismo e all'esoterismo o almeno in apparenza cosi' voglio far credere al lettore. Voci dentro la testa. Te stesso che ti parli, il vero te stesso che tenta di uscire fuori e farsi strada attraverso i  limiti dell'etica intrapersonale. Questo bisogno di comunicare qualcosa di renderlo esplicito.
Prendiamo ad esempio la smania dell'uomo di avere certezze e conferme nelle azioni sue e prossime. Tra 2 persone è facile che a volte ci si legga nel pensiero ma quanto questo è importante, quanto conta finche non vi è la conferma che è realmente vero? No, non ci basta il trasparente linguaggio del corpo, lo specchio dell'anima rappresentato dagli occhi e i semplici gesti, ci devono per forza essere la conferma verbale ( e a volte quella scritta ).
E quando questa conferma risulta scomoda che la comunicazione rimane dentro, l'espressione del desiderio viene interiorizzata e sorge il problema delle voci. Quanto si vuole sbattere la verità davanti a tutti, sputarla fuori come il corpo rigetterebbe un corpo estraneo, con conseguente situazione di sollievo assoluto; e gli altri la sanno perchè è cosi' ovvio ma... manca la parola.
In qualsiasi momento il pensiero salta fuori portandoti a dire a volte parole senza senso in situazioni scomode dovendo trovare scuse assurde per giustificare il tutto.
Tirare fuori quello che c'è dentro di noi puo' anche essere molto pericoloso quindi è sempre bene fare molta attenzione a quello che si dice del proprio intimo e con chi si condividono queste confidenze.
Voci..
Voci quando tutto tace, quando nei silenzi la verità è l'unico discorso plausibile e vero, quante volte per riempire vuoiti si sono usati discorsi nettamente diversi da quello che realmente vorremmo fare. Tragico perchè alla fine il discorso principale tenta a venire fuori.
Ci sono diversi metodi per farlo venire fuori e il piu' usato a mio avviso è l'esteriorizzazione del discorso su persona sia essa reale o immaginaria, tipico come quando si parlava con i genitori e si diceva: " ma il mio amico ha rubato un cd secondo te è giusto?"
Si puo' oppure parlarne ad una persona fidata facendo finta che ci sia la vera persona ad ascoltare e la cosa triste è che molte volte la persona fidata è lo specchio.
Concludo dicendo che anche se è tutto cosi' ovvio per te e per chi ti sta a sentire, tirar fuori quel che si ha dentro è importantissimo e porta a situazioni che cambiano la vita per sempre, non bisgna arrivare ad avere delle voci che ti uccidono da dentro.
Dico a voi parlate finche potete
perchè io non lo posso fare

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