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LA FANCIULLA E IL SOLE

Post n°595 pubblicato il 02 Settembre 2011 da ztl.kikka

LA FANCIULLA E IL SOLE
@
Faceva molto caldo, il sole bruciava.
 Era il giorno più caldo

dell'anno. In quel caldo, una povera bambina
camminava
sulla terra arida con i piedini nudi.
E' vero che quando era nata aveva dei genitori,

ma loro erano troppo intenti a sopravvivere
per occuparsi di lei.
 Così la bimba camminava, sola
 con i suoi piedini bruciati dal sole.
 In una tasca del grembiule
portava una piccola bottiglia vuota.
Durante il suo cammino
non era riuscita a trovare  nemmeno una goccia d'acqua,

nessuno le aveva dato da bere. Aveva sete e fame e i suoi
occhi erano ricolmi
di lacrime. Il sole batteva sui capelli,
 non possedeva altro per ripararsi dai raggi del sole.

lungo la strada, si spandeva un profumo di speranza e davanti
a lei scintillavano luci dorate...
un sentiero da seguire. Si fermò
a riposare  e sedette in terra ranicchiandosi fra le sue ginocchia.

Il sole scottava sempre di più ma non osava piangere.
Nessuno l'avrebbe aiutata
perchè tutto cio' che la circondava
era fatto da egoisti.
 Adesso le piccole labbra  della piccola
 bimba erano quasi completamente asciutte.
Come desiderava
 un poco di acqua, anche solo una piccola goccia.
 E se avesse incontrato
 te con una borraccia?
Ma tu non c'eri. E la piccolina si addormentò.

Un sogno e per un attimo alla piccina
sembrò di essere seduta
davanti a una grande
cascata dove l'acqua le bagnava la vita.

La bimba stava per allungare le gambine e bagnarle,
quando l'acqua scomparve
e la cascata divenne deserto
ed ella si accorse di essere ancora seduta
nel mondo degli egoisti
con sua la bottiglietta vuota.
Nessuno sapra' mai quante cose meravigliose esistono nella

 semplicità di un bimbo. Aiutiamoli a far proseguire  le favole.


In questo mondo evoluto, di computer,
 viaggi spaziali, ingegneria genetica

e di primi passi verso la creazione artificiale
della vita, bisognerebbe domandarsi

perchè non riusciamo a far vivere chi è già vivo.
Continuiamo a divertirci a progredire

senza accorgerci che il mondo accanto
a noi sta morendo.

Immagina per un solo istante
un bimbo che sta morendo di sete,

e ora immagina che quel bimbo sia tuo figlio,
guardalo attentamente

negli occhi, e donagli il domani.


Francesca©

 
 
 
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a correre incontro

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con il sorriso.

 

                                                                    Francesca©

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