l'analisi perplessa.

IL WEB COVA IN SE' UNA MALATTIA GRAVE.


IL WEB COVA IN SE' UNA MALATTIA GRAVE.La Community, i blog, un luogo di scrittura, dove molte volte atterrano lettori da strapazzo, leggono le prime due righe di un post, e poi spulciano tra i commenti, e cercano disperatamente lo spunto per commentare. Quanta tenerezza e leggerezza attraversa la mente, dentro la ricerca sfrenata di un commento. Sappiamo bene che oggi la vita è dura, il tempo è tiranno e riassumere un post è veramente difficile. CENERINO( Una razza di uccello presa a caso)ecco cosa si diventa pappagalli che nella vita cercano solo consenso e commenti per darsi importanza.Un ricambio di visite che poggia tutta la sua nullità sull'ignoranza umana. Poi vediamo atterrare i soliti ignoti, travestiti da poeti, che trafugano con la mascherina i post e clil col mouse dx. Un furto e corrono nei loro blog a postare la loro deficenza poetica. Dimmi chi sei poeta? E' il corpo che vive i pensieri, non è l'immagine che dai a tutto ciò che ti vive attorno a renderti speciale. Prova a scrivere un emozione, ma che sia tua, solo tua! allora vedrai nascere in te cio' che non sei mai stato. Piccolo test per i copioni: Per scoprire quello che la vostra mente ha bisogno e quali comportamenti funzionino meglio per voi, annotate ogni giorno che cosa copiate, dove e come vi sentite durante e dopo il copia e incolla. Ne emergeranno alcuni fattori ricorrenti da cui imparerete quali poesie hanno effetti positivi su di voi e quali invece vi fanno uscire dai gangheri. Lasciate che vi dica una cosa, domani riuscirete a comprendere che avete un problema serio di personalità, fatevi curare. Quando il web viene prima di tutto nasce una dipendenza! E diventa un problema. I bambini sanno quello che vogliono, loro osservano gli adulti e sorridono nel vederli così immaturi. Un bicchiere di vino non è un problema è quando lo cercate che diventa una dipendenza... e così il web. Spegni il pc prima che sia troppo tardi. Oggi esistono ottime terapie.Tra le bozze di Luciano, ho trovato questo scritto. Sorrido nel pubblicarlo. Francesca@