Amore vero e grande

Dreams...e così che vorrei rincontrarti


E ad un tratto, camminando con i pensieri che urlano nella mia mente, alzo lentamente la testa. Sento qualcosa.Davanti a me, a metri distanza vedo un viso. Rimango bloccata, come se fossi stata da sempre una statua, in quel posto lì, sul marciapiede, mentre decine di persone mi sorpassano. Resto bloccata cosi, fissando quel viso che al suo turno, bloccato, mi fissa.Dentro di me un urlo supremo prende il posto a quegli piccoli di prima. Voglio correre, allontanarmi, invece resto ferma.Quel sguardo azzurro che non ho mai dimenticato. Quegli occhi, sempre gli stessi che brillano di colore, quel sguardo che anche se è passato un sacco di tempo è restato sempre dentro al mio cuore insanguinato. Forse una ruga in più. Comunque bello. Ci guardiamo in silenzio, come se fossimo solamente noi in quel preciso momento. Cosa pensarà di me?Qualcosa sblocca tutte le mie articolazioni e nel prossimo secondo magico cominciamo a fare dei passi, riducendo così la distanza fra di noi, diminuisce metro per metro, in nessun momento non ci spostiamo lo sguardo, ognuno fissando gli occhi dell’altro. Siamo uno davanti all’altro. Non sei cambiato neanche un po’, sei sempre bello, tremendamente brillante. Vedo gli occhi azzurri e belli che diventano rossi. Quante parole corrono nel mio piccolo e strano cervello, e nello stesso tempo un vuoto totale, per quello che vorrei dire...Rompi il ghiaccio, e con quella vocina che tanto mi è ancora chiara nella mente, quella vocina da bimbo e mi dici “Ciao”. Ti rispondo fingendo di essere sicura su di me, ma quella voce fa trasporre tutto il mio sentire, quasi scoppia dal pianto interno, e cordi vocali tremando articolano il: “Ciao”.Mi mostri la tua macchina parcheggiata e cominciamo ad andare di la’. Mi sembra un’eternità, camminando a te, come un ostaggio che va a essere ammazzato, come un morto accanto a San Pietro, come un bimbo che fa i suoi primi passi. Tutto questo e niente sono accanto a te.Saliamo in macchina, mi siedo davanti, ora il silenzio mi scoppia nelle orecchie, solamente i battiti del cuore rompono quel silenzio. Quasi quasi che sento anche i tuoi battiti del cuore. Siamo cosi vicini, nessuno dice niente. Posso annusare il tuo profumo. Dio, è l’ossigeno puro, è la vita! Non posso guardarti, e guardo all’opposto, sulla finestra della macchina, ma non vedo niente. Voglio scoppiare e voglio cominciare il tiro a fuoco con tutte le parole che mi passano nella mente, senza un’ordine logica e precisa.E invece sento te, ancora una volta rompendo il ghiaccio che dici: “Mi dispiace. Siamo stati stupidi, tesoro mio. Impulsivo.” Non ce la faccio più e scoppio veramente, tornando verso di te mi aggancio al tuo collo piangendo dal profondo della mia anima che non ha smesso un giorno di sanguinare da quel fatidico giorno dell’ultimo dell’anno.“Ti amo tesoro, come non ho mai amato e come non amerò mai più, nessuno”.Mi prendi il corpo tra le tue mani e sento come piangi in silenzio, col naso nei miei capelli, stringendomi sempre più forte.E mi accorgo che niente è cambiato, le tracce di te che avevo ancora si di me si rinnovono, finalmente, il mio corpo risponde al tuo come se fosse stato da sempre parte di te. Sono una bambina che piange, una donna nel cuore che ti ama come nessuna lo ha mai fatto e nessuna lo farà. E tu senti, hai sempre maledettamente sentito tutto ciò. Ė stata una grande distanza fra di noi, ma con il cuore non ci siamo lasciati un attimo. Almeno se mi avessi lasciato, cosi forse la mia anima non avrebbe dato fuori sangue, lacrime, dolore.Trovi la forza di parlare: “Non avrei mai immaginato di ritrovarti”.“Sono stata sempre li, tesoro mio”.E poi tutto il resto, che ne è la conseguenza... come ben proprio tu lo dicevi.L’amore è un’erba spontanea, non una pianta da giardino.E il mio amore si coltiva da solo, chi sa ancora per quanto.E sarò per sempre lì... a sognare ad occhi aperti come ora, a dormire e a sognarti, a svegliarmi, a scoppiare dal pianto... mentre tu, ancora una volta farai il log off, senza leggere e nemmeno entrare sulla pagina, neanche oggi, quello che ho scritto, sempre pensando a te, abbracciandoti nei miei pensieri