Amore vero e grande

Tu che ne sai


Un altro fine settimana passato in bianco e nero, cercando una ragione di esistere. Un fine settimana con un film che raccontava una storia, mostrando i giorni sullo schermo: 8 agosto 2006, poi con una trasmissione in cui si raccontava l'amore in musica tra Gigi e Anna, e poi ancora un TG che parlava della morte di un ragazzo nella città dove c'era il tuo lavoro.Un altro fine settimana passato ad immaginarmi le tue braccia attorno a me e le mie mani su di te.Questo star male mi manda con il ricordo al primo anno dopo di te. La tua violenza nel negarmi i sentimenti, nel negarmi la persona, quelle parole tue staccate, ma che volevano dirmi che non sei staccato, ma che alla fine hanno sempre dimostrato la tua forza di lasciare indietro un'anima. Ma come non avere la forza quando non si ha mai veramente provato un sentimento...Guardo sulla finestra vedendo il triste paesaggio in cui mi trovo. Ma non sarebbe triste se ti avessi accanto...Mi rinchiudo in casa oltre che in me stessa e mi affondo nel mondo online, cercando di avere davanti ai miei occhi, almeno davanti a loro, delle belle immagini. Non guardo le tue foto, ma guardo tutto quello che ho visto l'anno scorso, o semplicemente guardo le foto di altri. E tutto questo mi porta ancora nell'anima un grande desiderio e allo stesso tempo un forte dolore: posti in cui mi sarebbe piaciuto portarti e stare con te, posti dove andavo e tu non lo sapevi, posti che tu avrai visto di sicuro, ma che mai ti hanno fatto stare male pensando che vuoi vederli con me... E invece io me li ricordo o me li immagino: metto anche te dentro quella scena, metto a fuoco sui tuoi occhi che mi stanno sorridendo e apro il diaframma... tutto quello che sta dietro di te non importa oramai e contribuirebbe solo a distrarre l'attenzione da quel tuo volto che non posso fermarmi di ammirare. Non basta una foto per riprenderti. Le foto migliori le ho dentro di me, è lì che ho rinchiuso le parti migliori di te, di noi. Dentro quelle immagini, siamo noi, innamorati. Sai perché gli innamorati parlano sottovoce? Perché i loro cuori sono vicini, la distanza che lidivide è picolla. A volte i cuori sono talmente vicini che le parole neanche servono, basta guardarsi per capire cosa vuole l'altro. E così ti voglio accanto, per quel amore vero che non voglio credere che è stata una finzione. E invece mi ricordo di te e della tua fredezza. Cosa avrei preferito tutto l'anno che ho passato: non parlarci come è successo oppure quella relazione virtuale rimasta fra noi, quelle email piene di sentire che ti mandavo e alle quali mi rispondevi cosi... distaccato? No, le tue promesse verso di me sono state sempre quelle negative che hai sempre saputo mantenere. Ma come non avere il potere di ferire chi è il più debole quando ti mostra la sua debolezza quando tu debole non sei mai stato? Dicono tutti che mostrare la propria debolezza non è di certo una debolezza. Ho smesso di mostrarla direttamente a chi mi faceva male. Invece non posso non rimpiangere il fatto che io non potrò mai sapere come lui sta, dov'è, se è vivo o morto. Mi ricordo una volta mi diceva "valgo più morto che vivo". Avrei voluto scoppiare in lacrime e dirgli quello che vale per me, ma come tante volte, mi sono trattenuta. Di certo non ero presa neanche in calcolo. Le nostre vite finiscono, e se la sua finirebbe prima della mia, io non saprei mai , come non so ora. Ma se la mia vita finisse, lui non lo saprebbe... ma neanche gli importerebbe.Non voglio rileggere quello che negli anni gli ho scritto, ma mi ricordo che una volta gli ho detto che prima di morire lo vorrei ancora vedere, parlarci, abbracciarci...Ma, davanti alla mia tomba... un altro fine settimana non ci sarà più. E tu, che ne saprai, cosa sentirai? Mi rispondo sempre io... e mi manca il fiato, ogni giorno di più.