felicita'e pensieri

Post N° 148


Morti bianche/Torino si ferma per lutto: in 20mila fischiano i sindacati. Un padre urla: "Assassini, la pagherete". Napolitano: "Ognuno si assuma le proprie responsabilità"Lunedí 10.12.2007 13:00La lettera/ Caro Montezemolo, via da Confindustria le imprese fuori legge. La lettera di Affari... di Enrico AndreoliFORUM. Via da Confindustria le aziende che non rispettano le norme di sicurezza. Sei d'accordo? Morti bianche/ Dipendente delle ferrovie travolto da un treno a Roma Milano/ Incendio devasta fabbrica di materie plastiche a Lainate. Nessun ferito La lettera/ Caro Presidente Napolitano, grazie per le Sue parole... Vanno colpiti i portafogli... Di Enrico Andreoli"Basta morti sul lavoro". Dolore e rabbia a  Torino. La città si è ferma questa mattina per due ore, per ricordare le vittime e i feriti nell'incendio della ThyssenKrupp. In lacrime gli operai dell'acciaieria in testa al corteo organizzata da Cgil, Cisl e Uil.. Due ali di folla applaudono, e i negozi del centro hanno abbassato in segno di lutto le serrande e spento le luci di Natale. Un corteo di 20mila persone dominato dal dolore, senza slogan, né musiche. A tratti applausi della gente stipata lungo il percorso e poi fischi e contestazioni proprio verso i sindacalisti che hanno parlato in piazza Castello, davanti alla prefettura, dove è arrivato il serpentone umano preceduto dai gonfaloni della Provincia di Torino, la Città, la Regione, altre città piemontesi e lo striscione listato a lutto delle rappresentanze sindacali della Thyssekrupp. Il segretario generale della Fiom Gianni Rinaldini è stato contestato al grido di "vergogna, vergogna"."Assassini, chi mi ridà mio figlio? Dov'erano gli estintori? Assassini". In prima fila il papà di Bruno Santino, una delle quattro vittime del rogo, con un giornale in mano con la foto del figlio, continua a ripetere queste frasi. Tanto dolore e lacrime alla manifestazione, ma anche rabbia e qualche tensione con i numerosi cameramen e giornalisti presenti mentre il corteo sfila. Dopo lo striscione dell'acciaieria, i gonfaloni, poi via via gli striscioni di decine di consigli di fabbrica. "Oggi è il funerale simbolico di una intera città che si stringe attorno alle vittime, ai loro familiari e ai feriti - ha sottolineato Ciro Argentino, delegato Fiom della Thyssen - con questa manifestazione, che sarà silenziosa vogliamo sottolineare che oggi non è la fine di una lotta, ma è l'inizio di una lunga battaglia per portare la sicurezza sui luoghi di lavoro".
Il corteo di TorinoGalleryTra  i rappresentanti delle istituzioni, del governo, i ministri della Sanità e della Solidarietà sociale, Livia Turco e Paolo Ferrero e il presidente della Camera, Fausto Bertinotti. "Non se ne può più di queste stragi sul lavoro - ha detto Bertinotti -, bisogna che si guadagni la consapevolezza che è proprio necessaria una svolta". Per il presidente della Camera "occorre rimettere la questione generale del lavoro al centro della vita pubblica del Paese e dare più potere da subito ai rappresentanti sindacali sulla questione della sicurezza e dell'ambiente, più potere di denuncia e di controllo".