felicita'e pensieri

Post N° 149


distributori a seccoMercoledí 12.12.2007 08:34Forum/ Cosa pensi di una possibile "azione di forza" per rimuovere i blocchi degli autotrasportatori? Lo sciopero selvaggio dei tir che sta paralizzando l'Italia va avanti. Le associazioni degli autotrasportatori hanno infatti abbandonato il tavolo delle trattative col governo dopo meno di un'ora di confronto. Ed è allarme per carburanti, verdure, latte e pane. Soprattutto per la benzina: nelle grandi città, in centro così come in periferia, si sono formate lunghe code di automobilisti davanti ai distributori, in attesa di fare rifornimento di benzina. E la Cisl avverte: "Il 60% dei distributori ha già chiuso, stasera tutti a secco". E così il governo, sollecitato anche dal Garante ha deciso di intervenire. In serata è arrivato l'annuncio della precettazione da parte del ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, che ha stabilito che il fermo dei Tri sarà limitato alla mezzanotte di martedì. Dopodiché i presidi dovranno essere rimossi. Il provvedimento si è reso necessario "a seguito della gravissima criticità della circolazione su molte arterie della rete stradale e autostradale, che ha determinato la concreta possibilità che venga pregiudicata la distribuzione dei beni essenziali in quanto volti a soddisfare i diritti fondamentali dei cittadini". Resta però ora da vedere come le associazioni che hanno organizzato la protesta accoglieranno il provvedimento. Ad irritare le sigle presenti a Palazzo Chigi anche l'assenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta. "Ci siamo trovati al tavolo di Palazzo Chigi con il solo ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi - riferisce il presidente del Fai, Paolo Uggè - e invece di parlare della nostra piattaforma - ha detto ancora l'ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi - ci è stata riletta la stessa lettera che ci avevano inviato nei giorni scorsi: mi sembra - ha sottolineato Uggè - una vera e propria presa per i fondelli e per questo abbiamo abbandonato il tavolo. Quando il governo deciderà, finalmente, di leggersi la nostra piattaforma e affrontare i veri problemi - ha concluso - siamo pronti ad aprire una trattativa, per ora il fermo continua come previsto fino a venerdì