MATURITA'

“La mente e lo spirito dell’uomo progrediscono quando egli è provato dalle sofferenze. Più la terra è arata, meglio si sviluppa il seme, più abbondante sarà il raccolto. Come l’aratro solca profondamente la terra, depurandola dalla malerba e dai cardi, così la sofferenza e l’afflizione pongono l’uomo al di sopra delle meschine cose di questa vita mondana, e gradatamente egli arriva ad uno stato di completo distacco. Allora il suo atteggiamento in questo mondo sarà quello della felicità divina. L’uomo è, per così dire, immaturo, il calore del fuoco della sofferenza lo maturerà. Guardate il passato e vedrete che gli uomini più grandi hanno sofferto di più”. Se riuscissimo, in tutta onestà, a dirci chi siamo (cioè cosa pensiamo, sentiamo, amiamo, speriamo, desideriamo, rispettiamo, crediamo e ciò di cui ci sentiamo responsabili), solo allora ciascuno di noi potrà veramente maturare. La qualità e la maturità del mio rapporto con gli altri rimangono il metro migliore del progresso e della crescita spirituali raggiunti. Oggi - l'epoca della maturità spirituale - l'uomo è capace di ideare e praticare scelte morali, di scegliere comportamenti spirituali invece di azioni emotive. La libertà senza maturità è pericolosa. Ciò che ci definisce è ciò che facciamo dopo una caduta. La gioventù non sa quel che può, la maturità non può perchè sa. La maturità è il processo della crescita della capacità di integrare e unire invece di separare e distinguere