celtionore,forza,bellezza. |
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Post n°4 pubblicato il 14 Maggio 2011 da gengisca69
" Baudicca era di alta statura , con uno sguardo che incuteva paura , una voce roca e una massa di capelli rosso - brillante che le scendeva sino alle ginocchia. Portava una collana d'oro dagli anelli intarsiati , una veste variegata e , sopra questa , un manto chiuso da una fibbia . Ora stringeva una lunga lancia , per incutere timore a quanti la osservavano ." Dione Cassio
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Post n°3 pubblicato il 14 Maggio 2011 da gengisca69
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Post n°2 pubblicato il 18 Febbraio 2011 da gengisca69
Da tutti i punti cardinali giunsero capi delle tribù barbariche per vedere il giovane che li sfidava sul loro territorio. Uno arrivò dal corso superiore del Danubio,entrando, con questa visita nella storia anche se anonimo. Alessandro dovette riceverlo con speciale curiosità. Come conoscitore di Erodoto,egli sapeva infatti che il Danubio "nasce nella terra dei celti",e che,quindi,l'uomo doveva appartenere a un popolo a lui noto almeno per sentito dire,e con il quale i suoi sudditi più occidentaliche abitavano la costa albanese,erano già da tempo in contatto. Inoltre,il padre di alessandro era stato assassinato proprio con un pugnale celtico. Alessandro stava ora dunque per conocsere un esemplare di quella gente che produceva questo tipo di arma. L'uomo entrò nella sua tenda. Di che cosa abbia parlato con lui il Macedone,e in quale lingua non ci è purtroppo tramandato. Solo Tolomeo,un amico del giovane sovrano,ha annotato per la prosterità frammenti della loro conversazione. Alessandro -dice Totolomeo- chiese al celta che cosa il suo popolo temesse di più,"nella speranza,ovviamente,che quegli rispondesse:(te)". La risposta,invece,fu totalmente diversa;il celta disse che la sua gente nulla temeva di più dell'idea "che il cielo potesse caderle sulla testa".
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Post n°1 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da gengisca69
"Dov'è l'onda che non doma un mio simile,dove l'isola solitaria su cui non riposino le ossa di un celta?"
Jean Pierre Callog'h,poeta bretone
"Come il favorito della guerra,si è aperto il passo,finchè non s'è trovato faccia a faccia con la canaglia:e non gli ha stretto la mano nè detto addio,sinchè non l'ha aperto dall'ombelico al mento e non ne ha piantato la testa sui nostri spaltI"
W.Shakespeare,Macbeth |
Inviato da: giorgiw84
il 18/04/2011 alle 16:24
Inviato da: lucia1958
il 10/02/2011 alle 11:20