Creato da gengiska il 05/04/2006

catene mentali

Davanti a questo caffè di poco zucchero e di altrettanto amore io ti penso. E mi viene da pensare che se chiudi gli occhi anche tu puoi prendermi la mano. (Ivano Fossati)

 

 

« MORTI DUE ITALIANI IN AF.... »

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Post n°134 pubblicato il 31 Maggio 2010 da gengiska

2 Giugno – FESTA della REPUBBLICA

Vorrei che questo “2 giugno” fosse dedicato a mio figlio e a tutti quelli che come lui si trovano in missione in Afghanistan a rappresentare questa nostra Repubblica e a rischiare anche la vita per questa  Repubblica. Loro che non sono arroganti come “certi carabinieri” che spaccano i denti a pseudo-tifosi in vespetta, loro che non sono “certi secondini” che riducono in fin di vita dei  ragazzi  senza colpe, loro che non sono mai stati “certi celerini” e non sono mai andati a Genova a massacrare ragazzi e ragazze dentro una scuola. Ecco, vorrei che fosse dedicata a loro questa giornata, a loro che invece sono stati  mandati a Napoli a fare gli spazzini. A questi nostri figli che ogni volta tornano diversi, che non ci possono telefonare, che non riescono a crearsi una famiglia. A loro che non sono mai stati bamboccioni, che non sono ultras e non vanno allo stadio assieme al padre ministro a tifare Roma mentre qualcuno di loro muore, che non se stanno in giacca-cravatta-e-veline al sicuro in Italia come i figli del Presidente del Consiglio. A loro che non sono figli di nessun membro della Confindustria, né parenti del ministro Scajola o di Bondi, Gasparri, Alfano o di qualche eminente Cardinale.
Sia dedicata a loro questa festa, a loro che stanno lì a preparare il terreno agli Anemoni di turno, ai Balducci, i Bertolaso, i Trochetti-Provera. A loro che in missioni di pace non hanno mai ricevuto la visita di un Sindaco o di un Presidente di Regione i quali trovano molto più comodo andare in Canada, Australia o Argentina, con mogli e figli al seguito, a cercare voti e favori.
A loro che sono puliti e dignitosi più di qualsiasi nostro Cavaliere.
A tutti questi ragazzi e ragazze dedichiamo la Festa della Repubblica e i politici, tutti i politici, dall’ultimo consigliere circoscrizionale al Primo Ministro, almeno per in queso giorno se ne stiano zitti, appollaiati dentro i loro scranni.

 

 

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BOHEMIAN RHAPSODY

 

AREA PERSONALE

 

LA PREGHIERA

Come dolce prima dell'uomo
Doveva andare il mondo.

L'uomo ne cavò beffe di démoni,
La sua lussuria disse cielo,
La sua illusione decretò creatice,
Suppose immortale il momento.

La vita gli è di peso enorme
Come liggiù quell'ale d'ape morta
Alla formicola che la trascina.

Da ciò che dura a ciò che passa,
Signore, sogno fermo,
Fa' che torni a correre un patto.

Oh! rasserena questi figli.

Fa' che l'uomo torni a sentire
Che, uomo, fino a te salisti
Per l'infinita sofferenza.

Sii la misura, sii il mistero.

Purificante amore,
Fa' ancora che sia la scala di riscatto
La carne ingannatrice.

Vorrei di nuovo udirti dire
Che in te finalmente annullate
Le anime s'uniranno
E lassù formeranno,
Eterna umanità,
Il tuo sonno felice.

G. Ungaretti 



 
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VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca,

Considero valore il regno minerale,  l'assemblea delle stelle.


Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario,

 la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente

e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,

tacere in tempo, accorrere a un grido,

chiedere permesso prima di sedersi,

                                                                                                               provare gratitudine senza ricordare di che .          
.

 

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord,

qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare

e l'ipotesi che esista un creatore.


Molti di questi valori non ho conosciuto.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         (Erri de luca)



 

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SOLDATI

Si sta

come d'autunno

sugli alberi

le foglie.

 

La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.

Bertolt Brecht

 

SE SOLO SI POTESSE FUGGIRE LONTANO...

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