Creato da gengiska il 05/04/2006

catene mentali

Davanti a questo caffè di poco zucchero e di altrettanto amore io ti penso. E mi viene da pensare che se chiudi gli occhi anche tu puoi prendermi la mano. (Ivano Fossati)

 

 

Chissà i familiari, le mamme, le mogli, i figli, che momenti stanno vivendo

Post n°176 pubblicato il 22 Marzo 2013 da gengiska

Dignità voleva che questi nostri poveri marò tornassero in India rispettando la parola data perché pacta sunt servanda soprattutto per i soldati scelti. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ci tornano invece sbertucciati, piegati dal fardello di un disastro diplomatico. Esposti alla gogna per colpa soprattutto di un ministro degli Esteri che ha cercato di costruire sulla loro fuga un futuro politico, ed eventualmente anche elettorale, a destra. E non stiamo parlando della destra dei valori e della patria, la destra dei tratti eroici, che so?, del duca d'Aosta o di Cesare Battisti o di Enrico Toti, ma della destra badogliana del "tutti a casa".

Il ministro Terzi e il suo sodale Di Paola, ministro della Difesa,  -  nientemeno un ammiraglio che ha studiato al Morosini!  -  hanno infatti trasformato questi due apprendisti eroi in una coppia di esodati, esponendoli adesso, con il ritorno obbligato, al pericolo vero, il pericolo peggiore per un soldato e per un governo: il disonore. 
Solo ora infatti il processo diventa a rischio, perché i nostri due "marines", vale a dire il meglio delle nostre forze armate, non saranno più considerati come due fucilieri di Marina di un Paese amico, due militari in attesa di giudizio, ma come due prove sfacciate e schiaccianti non di omicidio ma di furbizia umiliata, i rappresentanti di un'Italia volgare e truffaldina, subito piegata però dalla forza di un brutto atto di rappresaglia. 
Sino a un mese fa i truffaldini sembravano gli indiani. Perché i due poveri pescatori morti forse non erano pescatori. Perché le acque in cui sono morti erano internazionali. E perché i nostri soldati si erano sempre comportati da soldati. E i soldati non sparano sui pescatori e, più in generale, sui lavoratori, in mare come in terra. E che fossero soldati lo avevano dimostrato non scappando subito dopo l'incidente, ma presentandosi alle autorità di polizia locali. E ancora, ottenuta e goduta la licenza per il Natale in patria, riconsegnandosi puntualmente ai loro giudici, benché sia controversa la legittimità del tribunale indiano.
Adesso che invece tornano perché gli indiani hanno sequestrato il nostro ambasciatore, violando a loro volta le regole internazionali, i due soldati diventano davvero prigionieri, e non più della Giustizia indiana e dei suoi tribunali ma di un'arroganza da ritorsione. L'India che li accoglierà non è infatti la stessa India che diede loro il permesso di partire: è un'India che si è sporcata con un sequestro di persona che non ha precedenti nel mondo diplomatico civile e che l'Italia furbastra di Terzi e di Di Paola non sa più come affrontare se non con la resa, la cosiddetta calata di braghe.
C'è purtroppo una parte dell'Italia che pensa all'India come a una terra di straccioni in costume esotico dimenticando che è invece la più grande democrazia, una potenza nucleare, un mastino dell'economia internazionale e, assieme alla Cina, agli Stati Uniti e alla Russia, uno dei paesi più importanti dello scacchiere mondiale. È inoltre uno dei principali membri delle nazioni emergenti del Brics che insidiano il primato occidentale (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e presto anche la Turchia). 
Ebbene, l'idea razzistoide che gli indiani siano selvaggi, diffusa sgangheratamente dai giornali di Berlusconi, fa il paio, per stupidità, solo con l'idea che la fuga possa essere una vittoria e che il tradimento diventi un blasone. Ancora ieri sera Alfano e la Santanché definivano "orgoglio nazionale" quella fuga dalla responsabilità dei due marò che nei codici della destra a cui si richiamano è invece fellonia. È una maionese impazzita di valori: pretendono di vestire la bandiera di viltà e fondano il patriottismo sulla figuraccia internazionale.

Spiace che Mario Monti, chiamato alla massima responsabilità proprio in virtù del suo prestigio internazionale, concluda la sua vicenda di statista con questo desolante pasticcio di politica estera. In fondo, il caso dei marò è stato l'unico episodio di risonanza mondiale del governo dei tecnici. Ed è stato un episodio in due atti. Primo: darsela a gambe fedifraghe. Secondo: arrendersi senza condizioni al primo "bau". Il tutto a conferma del pregiudizio che da sempre l'Italia si porta dietro: è la nazione vaso di coccio, è il paese di don Abbondio e del miles "vana-gloriosus", è lo Stato dello sbruffone che si infila a letto con un occhio rosso per evitare un processo, è l'esercito del capitano vanitoso e fellone che abbandona la Concordia nel momento del naufragio, è la Marina di "navi e poltrone", è il governo astuto e ganzo che maramaldeggia con l'India... 
Fossimo in altri tempi e con altre grammatiche, onore, buon senso e fegato vorrebbero che il nobile Giulio Terzi di Sant'Agata e l'ammiraglio Giampaolo Di Paola si consegnassero agli indiani al posto dei due marò.

Francesco Merlo - La Repubblica 22 marzo 2013

 

 

 
 
 

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Post n°175 pubblicato il 08 Agosto 2011 da gengiska

Afghanistan: chinook finito in trappola
Velivolo precipitato due giorni fa, 30 americani uccisi

KABUL, 8 AGO 2011 - L'elicottero statunitense Chinook precipitato due giorni fa in Afghanistan, con 38 persone a bordo tra le quali 30 militari americani, "é stato abbattuto dai talebani che hanno teso una trappola fornendo false informazioni di intelligence". Lo ha detto una fonte del governo afghano.
Dei 30 soldati Usa rimasti uccisi 22 appartenevano al Team 6 dei Navy Seals, le forze speciali che hanno condotto il raid in Pakistan a maggio in cui e' stato ucciso Osama bin Laden.

Come si fa a non parlarne.
Come si fa a far finta di niente e andarsene al mare. Come si può restare sordi e ciechi e pensare ai concerti, ai cantanti, alle sagre, al pallone.
C'è tutto un mondo che è in rivolta, e li abbiamo anche i nostri figli (e gli amici dei nostri figli), e dobbiamo anche far finta di non sapere.
Non è possibile. Non è giusto!
  

 
 
 

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Post n°174 pubblicato il 28 Febbraio 2011 da gengiska

Afghanistan, morto alpino.
Massimo Ranzani 37 anni
è morto in un agguato rivendicato dai telebani.

 

 Un militare italiano morto in Afghanistan. Un altro.
E' il tenente Massimo Ranzani, 37 anni, originario di Ferrara, e residente
nel comune di Occhiobello in provincia di Rovigo,
appartenente al 5° Reggimento Alpini di stanza a Vipiteno.
Altri quattro soldati sono rimasti feriti gravemente a seguito dell'esplosione
della bomba che ha fatto saltare per aria il Lince su cui si trovavano
tuttie cinqe gli alpini. La notizia è stata accolta con «profondo dolore»
tra i militari della caserma Salsa di Belluno, sede del 7° Reggimento Alpini.
Appartenevano allo stesso Reggimento di Belluno i quattro
alpini caduti in Afghanistan il 9 ottobre scorso  e il Caporal maggiore
Matteo Miotto ucciso il 31 dicembre scorso.


Cordogli?... i soliti.
Domani tutti i politici se ne saranno già dimenticati.
Larussa penserà alla sua squadra del cuore (tenendo bene al sicuro
suo figlio (e a debita distanza da qualsiasi casema)),
Berlusca al bungabunga, alle barzellettine
e alle televisioni che potrebbe installare in Afghanistan,
il ministro degli esteri qualsiasi cosa pensi è una cazzata inutile,
e tutti gli altri, 
TUTTI,
stasera avranno regolarmente mangiato e bevuto
senza minimamente sognarsi di andarsene a letto a stomaco vuoto
dedicando magari il digiuno
ai genitori di questo ragazzo tornato in Italia dentro una bara.

 
 
 

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Post n°173 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da gengiska

 

INCIDENTE MILITARI FOLGORE
Maquesti nostri figli li fanno riposare quanto dovrebbero...?

La vittima è il caporale della Folgore Nicola Casà, in servizio a Pisa. Casà, 24 anni, di Agrigento, era in servizio dal novembre del 2005. Si trovava a bordo del mezzo insieme a quattro commilitoni, tutti caporali della Folgore: stavano tornando a Grosseto dopo aver preso parte ad un addestramento a Bracciano in preparazione di una missione in Afghanistan. Il Lince faceva parte di una colonna di mezzi militari. Il caporale, che aveva 24 anni, è morto mentre veniva trasportato all'ospedale di Tarquinia dove sono stati ricoverati gli altri due feriti più leggeri. Altri due feriti, trasportati in un primo momento a Civitavecchia, sono stati trasferiti al policlinico Gemelli in elicottero. Le loro condizioni di salute sono gravi.

 
 
 

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Post n°172 pubblicato il 26 Febbraio 2011 da gengiska

Si ribalta un 'Lince' della Folgore un militare morto e cinque feriti
L'incidente nella serata di ieri sull'Aurelia. La vittima era un caporale della Folgore, in servizio a Grosseto. Uno dei ricoverati è in pericolo di vita. Avevano preso parte ad un addestramento a Bracciano (Roma) in preparazione di una missione in Afghanistan

TARQUINIA (Viterbo) - Un militare morto e cinque feriti, di cui due in gravi condizioni. E' il tragico bilancio del ribaltamento di un "Lince" avvenuto ieri poco prima delle 20 al chilometro 103 della via Aurelia a Tarquinia nella provincia di Viterbo.
La vittima è un caporale della Folgore. Il militare era a bordo del mezzo  insieme ad altri cinque commilitoni, tutti in servizio al 185° Rgt paracadutisti di stanza a Livorno, erano di ritorno nella cittadina toscana dopo aver preso parte ad un addestramento a Bracciano (Roma) in preparazione di una missione in Afghanistan.
Il "Lince" faceva parte di una colonna di mezzi militari che per cause in corso di accertamento si è improvvisamente ribaltato finendo con le ruote in alto e l'abitacolo completamente schiacciato sull'asfalto.
Il caporale è morto nell'ospedale di Tarquinia. Nello stesso ospedale sono ricoverati altri due suoi commilitoni feriti in modo leggero. Due dei militari rimasti feriti sono in prognosi riservata al policlinico Gemelli di Roma, dove sono stati trasferiti dopo un breve ricovero negli ospedali di Civitavecchia e Tarquinia. Uno dei due sarebbe in pericolo di vita. Anche il quinto ferito è ricoverato, non sembrerebbe in gravi condizioni.
 

 

 
 
 

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Post n°171 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da gengiska

 
 
 

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Post n°170 pubblicato il 18 Gennaio 2011 da gengiska

BALAMURGAB

LUCA SANNA

18.01.2011

 
 
 

Matteo Miotto

Post n°169 pubblicato il 31 Dicembre 2010 da gengiska

Vaffanculo !!!!!!!!!!
vaffanculo i capodanni, vaffanculo i natali, vaffanculo i ramadan, vaffanculo tutte le feste, le ricorrenze, le religioni, le nazioni. i popoli, i musulmani, i cristiani, gli ebrei, i paletinesi, gli indù, i negri, i gialli, i bianchi, le nazioni unite, le nazioni arabe, i G8, medici senza frontiere, i giornalisti freelance, Obama, Bin Laden, i nobel per la pace, i kamikaze per la guerra, la nigeria, l'afghanistan, l'iraq, l'iran, il kosovo, l'erzegovina, il kuwait, il petrolio, il pandoro, il panettone, lo spumante... Andate a fare in culo tutti, tutti, tutti... assieme ai vostri figli, alle voste famiglie, alle vostre razze, ai vostri idoli, ai vostri credi. Possiate essere dannati in eterno.

 
 
 

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Post n°168 pubblicato il 10 Ottobre 2010 da gengiska

E CI RISIAMO.

Ora ci saranno solo parole, parole e parole.
Un fiume di parole. Un mare di parole.
TG, giornali, omelie... Durerà tre giorni al massimo.
Poi il dolore resterà solo nelle case di questi ragazzi.
Chiuso lì per sempre.
Senza capire perchè sia toccato a loro.
Senza più gioie. Senza più vita.

 

 
 
 

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Post n°167 pubblicato il 09 Ottobre 2010 da gengiska

FARAH: QUATTRO ITALIANI UCCISI
Un quinto e' in gravi condizioni.

Saltato in aria un Lince dopo una missione. Sembra sia stata un'imboscata. Il ferito è stato trasportato subito all'ospedale americano ma è in gravissime condizioni.

 
 
 

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Post n°166 pubblicato il 28 Settembre 2010 da gengiska

Ucciso n.1 di Al Qaida in Afghanistan
Colpito da un missile lanciato da un drone.
 PESHAWAR, 28 SET -Il capo di Al-Qaida in Afghanistan e Pakistan e' stato ucciso sabato da un missile lanciato da un drone Usa nel nordovest del Pakistan. Lo rendono noto oggi diversi alti responsabili dei servizi di sicurezza di Islamabad. Nelle ultime settimane gli attacchi armati di droni nelle aree montane del Pakistan per colpire i rifugi usati dai talebani sono aumentati notevolmente e almeno 4 sospetti militanti integralisti islamici sono stati uccisi sempreda un drone Usa nel Waziristan del Sud, in Pakistan. Il raid ha colpito un nascondiglio vicino al confine afghano, in una regione tribale pastun dove sorgono le basi dei talebani e Al Qaeda.

 
 
 

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Post n°165 pubblicato il 28 Settembre 2010 da gengiska

Afghanistan: cade elicottero Isaf, 9 morti
Non si esclude attacco con missile terrorista.

KABUL, 27 SET - Nove soldati della Forza internazionale Isaf sono morti nell'Afghanistan meridionale a causa di un incidente all' elicottero su cui si trovavano. Con la morte dei nove soldati delle forze internazionali sono salite a 529 le vittime dall'inizio dell'anno, facendo del 2010 l'anno piu' cruento da quando, nove anni fa, si avvio' la missione Enduring Freedom.
Non si esclude che l'elicottero sia stato colpito da un missile sparato dai talebani.

 
 
 

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Post n°164 pubblicato il 17 Settembre 2010 da gengiska

Afghanistan: morto uno degli italiani feriti
La vittima è il tenente Alessandro Romani del IX Reggimento d'assalto Col Moschin

 HERAT, 17 sept 2010 - E' morto uno dei due militari delle forze speciali italiane rimasti feriti
oggi  da  colpi  di  arma  da  fuoco  durante  un'operazione  per la  cattura  di  alcune  persone
che  avevano  piazzato  poco  prima  un  ordigno  lungo  una  strada.  
Si  tratta  del   tenente Alessandro Romani del IX* Reggimento d'assalto Col Moschin.
Alessandro Romani, celibe, era nato a Roma il18 luglio del1974. Alle spalle aveva numerose missioni internazionali.
Giu
sto un anno fa, nello stesso giorno, 6 militari italiani erano caduti in Afghanistan.

 
 
 

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Post n°163 pubblicato il 29 Agosto 2010 da gengiska

2- L’OSPEDALE MILITARE USA DI BASE
   
A BAGRAM-KABUL.

L’angolo della tenerezza.

KABUL Ago.2010 – La bacheca dell’ospedale con i ringraziamenti di chi è stato salvato.

 
 
 

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Post n°162 pubblicato il 25 Agosto 2010 da gengiska

Iraq: attentati dopo l’uscita USA
Circa 40 i morti oltre 100 i feriti.
I piu' gravi a Baghdad e Kut

BAGHDAD, 25 AGO - Un'ondata di attentati compiuti in varie localita' del Paese hanno causato la morte di circa 40 persone, molte delle quali poliziotti. Uno dei piu' gravi episodi e' avvenuto nella stazione di polizia nel quartiere al Qahira di Baghdad: almeno 11 morti e 34 feriti. A Kut, nel Sud, e' di 26 morti il bilancio di un altro attentato suicida; inoltre la tv di Stato Al Iraqiya ha riferito che vi sono circa 90 feriti in un ulteriore attacco suicida nei pressi di una stazione di polizia nel Wasit.

 
 
 

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Post n°161 pubblicato il 25 Agosto 2010 da gengiska

1- L’OSPEDALE MILITARE AMERICANO DI BASE A
BAGRAM-KABUL.
Interventi e cure si susseguono a ritmo continuo.

KABUL ago.2010 - Nell’ospedale c’è anche un reparto dedicato ai bambini
afgani bisognosi di cure. Nella foto intervento su un militare ferito.

 
 
 

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Post n°160 pubblicato il 23 Agosto 2010 da gengiska

Afghanistan: uccisi cinque soldati Isaf.
Due francesi, due Usa, una ungherese: 456 morti da inizio anno

KABUL, 23 AGO - Cinque soldati dell'Isaf sono stati uccisi, in Afghanistan, in combattimento o dall'esplosione di ordigni artigianali.Si tratta di 2 francesi, 2 americani e una ungherese. Gli ultimi decessi portano a 456 il numero di soldati Isaf (fra cui 296 Usa)  uccisi in operazioni militari in Afghanistan da inizio anno, contro i 520 in tutto il 2009, secondo il sito indipendente icasualties.org.

 
 
 

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Post n°159 pubblicato il 19 Agosto 2010 da gengiska

La piaga suicidi dei reduci.

 Una ''piaga enorme'' aspetta l'America che torna a casa dal fronte iracheno: ''il moltiplicarsi del numero di suicidi fra i veterani che stanno raggiungendo i livelli della guerra in Vietnam e i soldati malati di Ptsd, disturbo da trauma da combattimento''. Una situazione inquietante che Monica Maggioni ha raccontato nel documentario 'Ward 54', fuori concorso alla 67/ma Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Controcampo italiano. ''Gli americani - spiega la reporter di guerra, partita come giornalista embedded con i militari italiani nella guerra in Iraq - tornano a casa da un fronte, quello iracheno, e ne hanno aperto un altro, quello in Afganistan. Secondo i dati della rivista dell'esercito 'Army Times', tra i veterani gia' in cura nelle loro strutture amministrative ci sono 950 tentativi di suicidio al mese, una cosa abnorme. L'anno scorso sono morti piu' soldati per i suicidi che in combattimento. E' la piaga enorme che l'America dovra' affrontare sia dal punto di vista sociale sia economico''. Inoltre, gli Usa ''non hanno un numero di soldati sufficiente per coprire tutte le loro missioni che durano a lungo e quindi si viene richiamati con grande frequenza. I soldati stanno 15 mesi fuori e poi, dopo quattro -cinque mesi vengono richiamati per un anno e questo fa aumentare ulteriormente il rischio di suicidi''. In 'Ward 54' la Maggioni racconta due storie: quella di Kris Goldsmith ''giovane ragazzo che ha fatto il militare per scelta e dopo una serie di traumi, quando deve ripartire tenta il suicidio''. Ora Goldsmith ''sta conducendo una battaglia legale contro l'amministrazione perche' non gli vogliono dare il congedo con onore e questo - racconta la Maggioni - non gli permette di avere la borsa di studio per studiare. Kris e' orfano e vuole fare il medico dei veterani''. La sua storia si incrocia con quella dei genitori di un Marine che si e' suicidato di ritorno dall'Iraq . Il film si apre con le interviste a Kris pochi mesi dopo il suo tentativo di suicidio e si conclude con gli avvenimenti piu' recenti. ''Credo che se c'e' una cosa bella e forte nel portare un film cosi' a Venezia e' che ognuno lo guarda e sente a diversi livelli. Non e' contro o pro qualcosa, racconta una realta' complessa, piena di contraddizioni, di paure e di traumi che di sicuro vivono anche i nostri militari italiani”.

 

 
 
 

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Post n°158 pubblicato il 17 Agosto 2010 da gengiska
Foto di gengiska

Attentato a Baghdad, oltre 50 morti
Oltre 100 i feriti, secondo fonti ospedaliere.

BAGHDAD, 17 AGO - Almeno una cinquantina di persone sono state uccise stamani e oltre 100 ferite nel centro di Baghdad in un grave attentato.Fonti ospedaliere riferiscono di 56 uccisi e di circa 120 feriti e mutilati. Un kamikaze con indosso un giubbetto esplosivo e' riuscito ad arrivare nella piazza antistante l'ex ministero della difesa, dove ora ha sede il centro di reclutamento per soldati e poliziotti, e a farsi esplodere proprio quando la piazza era piena di giovani che aspiravano a diventare reclute del nuovo esercito irakeno

 
 
 

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Post n°157 pubblicato il 17 Agosto 2010 da gengiska

Afghanistan: motobomba contro polizia.
Due civili sono morti e altri cinque sono rimasti feriti.

KABUL, 17 AGO - Nel sud dell'Afghanistan almeno due civili sono morti e altri cinque sono rimasti gravemente feriti nell'esplosione di una motocicletta. Il mezzo, parcheggiato su un ponte e imbottito di esplosivo, e' esploso al passaggio di un convoglio della polizia. Lo indicano fonti della polizia afghana, che annuncia anche l'arresto di alcune persone sospettate di aver collocato l'ordigno e di averlo fatto esplodere a distanza.

 
 
 
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BOHEMIAN RHAPSODY

 

AREA PERSONALE

 

LA PREGHIERA

Come dolce prima dell'uomo
Doveva andare il mondo.

L'uomo ne cavò beffe di démoni,
La sua lussuria disse cielo,
La sua illusione decretò creatice,
Suppose immortale il momento.

La vita gli è di peso enorme
Come liggiù quell'ale d'ape morta
Alla formicola che la trascina.

Da ciò che dura a ciò che passa,
Signore, sogno fermo,
Fa' che torni a correre un patto.

Oh! rasserena questi figli.

Fa' che l'uomo torni a sentire
Che, uomo, fino a te salisti
Per l'infinita sofferenza.

Sii la misura, sii il mistero.

Purificante amore,
Fa' ancora che sia la scala di riscatto
La carne ingannatrice.

Vorrei di nuovo udirti dire
Che in te finalmente annullate
Le anime s'uniranno
E lassù formeranno,
Eterna umanità,
Il tuo sonno felice.

G. Ungaretti 



 
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VALORE

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca,

Considero valore il regno minerale,  l'assemblea delle stelle.


Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario,

 la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente

e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,

tacere in tempo, accorrere a un grido,

chiedere permesso prima di sedersi,

                                                                                                               provare gratitudine senza ricordare di che .          
.

 

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord,

qual'e' il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare

e l'ipotesi che esista un creatore.


Molti di questi valori non ho conosciuto.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         (Erri de luca)



 

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SOLDATI

Si sta

come d'autunno

sugli alberi

le foglie.

 

La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.

Bertolt Brecht

 

SE SOLO SI POTESSE FUGGIRE LONTANO...

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