Creato da gennarinourti il 13/01/2012

Mediazione Familiare

promozione e discussione sui vantaggio sociali offerti dalla mediazione familiare

 

L'importanza sociale della mediazione familiare

Post n°2 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da gennarinourti

Figli contesi, arriva il mediatoreSulla custodia dei minori scoppiano, nelle coppia bi-nazionali, dispute che spesso sfociano in veri rapimenti. Un fenomeno in crescita, cui l'Unione Europea risponde con il Mediatore.
14/12/2011

Strasburgo - Solo in Gran Bretagna c'è un caso di sottrazione internazionale di minore ogni due minuti. Il dato è del ministero degli Esteri britannico e la dice lunga sul dramma vissuto dai bambini contesi da genitori di diverse nazionalità al momento della separazione. Un fenomeno in crescita in tutta Europa, parallelo all'aumento della circolazione delle persone. Il Parlamento UE da due anni ha istituito la figura del Mediatore in materia e ora pubblica  un Vademecum per cittadini e Istituzioni, per offrire orientamenti in quello che riconosce come un campo sensibilissimo.     

     Ogni anno nei 27 Paesi membri, che da luglio saranno 28 con la Croazia, si contraggono circa 2 milioni di matrimoni, di cui 300.000 riguardano coppie di diversa nazionalità. Su 1 milione di divorzi, 140.000 riguardano coppie bi-nazionali. Sulla custodia dei minori scoppiano conflitti con molti casi di uno dei due genitori che “rapisce” il figlio o i figli. E' storia di avvocati, di vie diplomatiche oltre che di dolore.     

     Il Mediatore europeo cerca di portare i genitori a un "accordo volontario" che eviti estenuanti azioni giudiziarie transnazionali che restano sempre molto complesse. Riveste tale ruolo l'onorevole Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo, che parla di “conflitti forti, di dolori laceranti”. Assicura che ci vuole innanzitutto molto ascolto per il padre e per la madre e ore di mediazione tra le parti legali.

     La vice-presidente della Commissione Europea, Viviane Reding, che ha sostenuto l'iniziativa, sottolinea che si tratta di “mettere insieme i pezzi delle leggi che in materia non mancano ma anche sostanzialmente di perseguire la via del dialogo”. Dopo i primi due casi che possono definirsi risolti perchè si è arrivati a una soluzione che permette ai bambini di mantenere un rapporto con entrambi i genitori, cresce il numero di coppie che ricorrono all'ufficio della Angelilli. Anche se bisogna dire che nella maggioranza dei casi a scrivere sono i papà che vedono affidati i figli alle madri.

     C'è da dire che l'Italia è lo Stato membro dal quale arriva il maggior numero di richieste di mediazione. Al momento le richieste riguardano 98 coppie: i bimbi contesi sono 123, tra i 3 e gli 11 anni, di cui 76 femminucce e 47 maschietti.  Ma ancora sono tanti coloro che non saprebbero come muoversi su questa strada che è sostanzialmente di dialogo: per questo da gennaio il Vademecum sarà disponibile in tutti gli Uffici di rappresentanza UE e on line in tutte le lingue.     

     L'Europa che tenta con difficoltà di raggiungere una vera governance politico-economica sta cambiando anche l'approccio al sociale. Lo conferma la presidente della Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, Erminia Mazzoni: “Fino a poco tempo fa le richieste dei cittadini venivano respinte perchè la competenza sui figli era solo nazionale ma oggi non può più essere così”. “La tutela dei minori è un punto fermo della Carta dei diritti diventata parte integrante del Trattato di Lisbona – spiega - e dunque l'UE non può più sottrarsi”.

     La Angelilli, la Reding, la Mazzoni usano la stessa identica espressione: “Con grande cautela”. La cautela necessaria sempre quando si parla di minori e tanto più per bambini che nella sofferenza della separazione rischiano le lacerazioni ulteriori di un conflitto esasperato dalla lontananza fisica e a volte di lingua e di cultura tra le famiglie di origine, che rischiano di essere solo oggetto del contendere.

 

Fausta Speranza

 
 
 

Mediazione Familiare

Post n°1 pubblicato il 13 Gennaio 2012 da gennarinourti
Foto di gennarinourti

Che cosa è  la Mediazione

 

A volte la separazione può rappresentare un passaggio doloroso e complicato che coinvolge adulti e bambini. In breve tempo i genitori sono chiamati a prendere decisioni importanti, spesso con grande sofferenza e confusione, trascinando proprio i bambini che vengono esposti al rischio di diventare arbitri o oggetti di scambio. In molti casi i genitori sono troppo arrabbiati o sofferenti per rendersene conto e per trovare delle alternative valide. È proprio in questo ambito che si inserisce la mediazione familiare. Per mediazione familiare si intende un processo nel quale un terzo neutrale, con una preparazione specifica, è sollecitato dalle parti a intervenire per affrontare le questioni conflittuali connesse con la riorganizzazione familiare, in vista o a seguito della separazione e/o divorzio coniugale.

 

Che cosa non è la Mediazione

 

-          Non è una consulenza legale

-          Non serve a "riconciliare" la coppia ma a trovare accordi soddisfacenti per entrambi i coniugi in vista della separazione

-          Non è un procedimento giudiziario

-          Non è una terapia

-           

I vantaggi della Mediazione Familiare

 

-          sostegno alla comunicazione, alla cooperazione e al dialogo nella coppia diminuendo il conflitto

-          controllo da parte della coppia delle decisioni riguardanti la riorganizzazione familiare senza delegare terzi

-          garanzia della riservatezza, di conseguenza i problemi personali non diventano di dominio pubblico

-          rispetto e soddisfazione per gli accordi presi in confronto agli obblighi imposti dal giudice

-          minori costi per risolvere il contenzioso rispetto al sistema legale

-          permettere il reale esercizio del ruolo genitoriale

-          guadagnare tempo ed energia perché la risoluzione della lite richiede meno tempo (12 sedute, circa 3 mesi) rispetto al sistema legale di tipo avversario.

 
 
 

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