GENOVA - Un presidente, Enrico Preziosi, in forma smagliante. Misurato nelle parole, un’abbronzatura pronunciata e rilassato, ebbene sì, come solo le vacanze. Da dove iniziare? “Ho visto una squadra serena, consapevole che sarà un campionato difficilissimo e con un avvio impegnativo. Non vedo l’ora che arrivi il 2 settembre, già, così non si parlerà più di mercato… A Di Vaio auguro la fortuna che si merita. Al suo posto, o in un altro ruolo, forse prenderemo ancora qualcuno. Figueroa? Ha qualità indiscutibili. Dobbiamo pensare al presente e al futuro, il passato infatti è passato. E fare le cose che riteniamo utili per la squadra. Con lui vantiamo un piccolo credito e aspettiamo che l’investimento venga ricompensato. Mi preme, come presidente, che il Genoa abbia un attaccante da dodici gol a stagione. Al mister spetta di dire se può andare bene lui, o chi altro per essere funzionale alle esigenze. Cosa mi piace della squadra? L’età che non ci costringerà più in futuro a stravolgere assetto, se i risultati conferemeranno che avremo operato bene. Certi nomi accostati negli ultimi tempi? Non li commento neppure, anche se nel calcio tutto, o quasi, può succedere. Il nostro obiettivo per il campionato è di consolidarci, facendo un passetto avanti per competere con le squadre che formeranno il treno per la Uefa, se dopo sette o otto partite ci saremo dimostrati all’altezza. Non so se riusciremo a stare ancora davanti a complessi come Lazio e Palermo. Ci proveremo”.
Post N° 309
GENOVA - Un presidente, Enrico Preziosi, in forma smagliante. Misurato nelle parole, un’abbronzatura pronunciata e rilassato, ebbene sì, come solo le vacanze. Da dove iniziare? “Ho visto una squadra serena, consapevole che sarà un campionato difficilissimo e con un avvio impegnativo. Non vedo l’ora che arrivi il 2 settembre, già, così non si parlerà più di mercato… A Di Vaio auguro la fortuna che si merita. Al suo posto, o in un altro ruolo, forse prenderemo ancora qualcuno. Figueroa? Ha qualità indiscutibili. Dobbiamo pensare al presente e al futuro, il passato infatti è passato. E fare le cose che riteniamo utili per la squadra. Con lui vantiamo un piccolo credito e aspettiamo che l’investimento venga ricompensato. Mi preme, come presidente, che il Genoa abbia un attaccante da dodici gol a stagione. Al mister spetta di dire se può andare bene lui, o chi altro per essere funzionale alle esigenze. Cosa mi piace della squadra? L’età che non ci costringerà più in futuro a stravolgere assetto, se i risultati conferemeranno che avremo operato bene. Certi nomi accostati negli ultimi tempi? Non li commento neppure, anche se nel calcio tutto, o quasi, può succedere. Il nostro obiettivo per il campionato è di consolidarci, facendo un passetto avanti per competere con le squadre che formeranno il treno per la Uefa, se dopo sette o otto partite ci saremo dimostrati all’altezza. Non so se riusciremo a stare ancora davanti a complessi come Lazio e Palermo. Ci proveremo”.