La vita da genoana

IL GENOA PIEGA ANCHE IL NAPOLI: 3-2


GENOA: Rubinho; Sokratis, Biava, Criscito; Mesto, Rossi, Juric, Modesto (33’ pt. Bocchetti); Sculli (35’ st. Vanden Borre), Milito, Palladino (31’ st. Jankovic) (a disposizione Scarpi, Roman, Brivio, Perelli) All. Gasperini NAPOLI: Iezzo; Santacroce (1’ st. Contini), Rinaudo Aronica; Maggio, Pazienza (28’ st Montervino), Gargano, Hamsik, Mannini (22’ st. Pià); Denis, Lavezzi (a disposizione Navarro, Cannavaro, Blasi, Zalayeta) All. Reja Arbitro: Sig. Dondarini di Finale Emilia Assistenti: Sigg. Comito e Giacchero Quarto Ufficiale: Sig. Gervasoni Reti: 1’ pt Lavezzi, 43’ pt Sokratis, 6’ st Palladino, 28’ st Milito, 29’ Denis. Ammoniti: Santacroce, Sculli, Hamsik, Sokratis. Espulsi: Rossi, Sokratis. Recupero: pt. 2’; st. 5’. Spettatori: 25000. Sono passati sedici mesi da quel magico pomeriggio del Giugno 2007 in cui Genoa a Napoli festeggiarono a Marassi, stretti in un unico grande abbraccio, il ritorno nella massima serie. Da allora tanta strada è stata percorsa dai due club. Le società hanno seminato pazientemente, i tecnici ed i giocatori hanno saputo raccogliere sul campo punti ed unanimi consensi. Ora rossoblù e azzurri si ritrovano su quello stesso magico palcoscenico per continuare a crescere, ritagliandosi sempre più un ruolo da protagoniste nel calcio che conta. Gasperini non riesce a recuperare gli acciaccati Ferrari e Milanetto, che non vanno nemmeno in panchina, e schiera Sokratis a destra in difesa (Biava fa il centrale come contro il Ravenna) e Marco Rossi al fianco di Juric in mezzo. Davanti conferma per Palladino dopo le ultime ottime prestazioni. Il collega Reja affida la bacchetta di direttore d’orchestra all’uruguaiano Gargano, con Maggio e Mannini sulle fasce. Davanti il gigante Denis affianca Ezequiel Lavezzi. Il colpo d’occhio sugli spalti e splendido, con una fetta di gradinata sud colorata da un nutrito manipolo di napoletani… di Genova. Dondarini fischia l’inizio e non c’è nemmeno il tempo di osservare le squadre in campo che il Napoli passa. I rossoblù pasticciano sulla trequarti, la palla finisce a Lavezzi che entra in area e fa secco Rubinho. Partenopei in vantaggio. Il Grifone prova allora a reagire subito: Sculli si libera sulla destra e mette al centro un cross “a giro” che si trasforma in un tiro e per poco non beffa Gianello. La fama di Milito, intanto, ha percorso l’Italia intera: su di lui i difensori napoletani raddoppiano e triplicano in maniera sistematica. Tocca così a Palladino vestire i panni del protagonista, portando attacchi continui da sinistra e da destra. Proprio l’ex juventino, al 14’, finta il cross, si accentra e spara in porta. Gianello respinge con i pugni. Due minuti dopo Sculli scambia con il Principe al limite dell’area e tira. Ancora Gianello blocca. I rossoblù alzano il ritmo ed il Napoli pare un po’ in difficoltà. Denis e Lavezzi sono però sempre in agguato nella metà campo genoana e le loro “ripartenze” rischiano in più di un’occasione di creare problemi seri. Al 23’, ad esempio, sull’ennesimo ribaltamento di fronte, Denis viene pescato in area alla perfezione. La risposta di Rubinho, con la mano aperta, entra di diritto nella categoria “miracoli”. Al 30’ ancora Lavezzi per Denis, decentrato a destra. La botta al volo finisce in gradinata. Subito dopo Maggio entra duro su Modesto a centrocampo. L’esterno rossoblù è costretto ad uscire in barella. Al suo posto entra Bocchetti, con Criscito che si allarga nel ruolo dell’ex reggino. Al 39’ splendida palla in verticale per Milito sul filo del fuorigioco. L’argentino spara in rete, ma la segnatura viene annullata per “offside”. L’urlo del Ferraris è soffocato sul nascere. Ma la festa è solo rimandata. Sokratis taglia in profondità e riceve in area. Con un movimento da attaccante consumato salta il diretto avversario e di sinistro, in diagonale, trafigge Gianello. Parità ristabilita. Il fischio di Dondarini, che dopo due minuti di recupero sancisce la fine del primo tempo, giunge con tempismo perfetto proprio nel momento in cui gli animi in campo iniziano a surriscaldarsi un po’ troppo. Tutti negli spogliatoi a rifiatare dopo una prima frazione giocata a ritmi elevatissimi. La ripresa si riapre con Contini al posto di Santacroce tra i partenopei. Al 1’ Milito serve al centro un pallone invitante su cui Sculli non arriva di un soffio. Al 3’ cross di Palladino, la difesa mette fuori proprio sui piedi di Juric. La botta del croato è respinta in angolo da un difensore. Ancora pochi giri di lancetta e Milito mette la propria firma sull’incontro. Servito in area dalla destra, addomestica una palla impossibile e libera Palladino in posizione favorevolissima. Raffaele non sbaglia e porta il Grifone in vantaggio. Il Ferraris libera il proprio magico “ruggito”. Poco dopo, però, capitan Rossi si “immola” su Lavezzi lanciato a rete: per Dondarini è fallo da ultimo uomo. Cartellino rosso per il capitano e rossoblù in dieci con ancora più di mezzora da giocare. Gasperini arretra allora Peppe Sculli in marcatura su Hamsik, ottimamente controllato, in precedenza, proprio dal centrocampista massese. Al 14’ Juric prova la punizione ad effetto dal limite. Gianello non si fa sorprendere. Il Napoli cerca di sfruttare la superiorità numerica, ma i rossoblù “ringhiano” su tutti i palloni, con Sokratis che giganteggia in difesa e Sculli sempre pronto a rubare palla e ribaltare l’azione. Al 20’ break del Napoli: il tiro da fuori di Pazienza non impensierisce però Rubinho. Reja aumenta allora il peso offensivo e manda in campo Pià per Mannini. Ma il Genoa gioca da squadra vera e con il collettivo supplisce all’handicap dell’uomo in meno. Al 28’ Juric va via sulla sinistra e centra teso: Milito, di testa, fa secco Gianello. 3-1 per il Grifone. La partita, però, non conosce un attimo di pausa. Sull’azione successiva Denis aggancia palla in area, si gira da bomber di razza e mette alle spalle di Rubinho. Gasperini manda allora in campo forze fresche: dentro prima Jankovic e poi Vanden Borre per Palladino e Sculli. Mesto passa a sinistra ed il belga va a presidiare la fascia opposta. Il Napoli non si dà per vinto ed attacca con rabbia. Sokratis, autore di una prova maiuscola, dopo l’ennesima sgroppata sulla fascia viene colto da crampi. Dopo poco riprende il proprio posto ma, sull’ennesima finta di Lavezzi, commette il fallo che gli costa il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione: Genoa in 9 nei minuti di recupero. Il Ferraris palpita e soffre. Al 47’ inzuccata di Denis da centro area verso il sette della porta genoana. Rubinho stacca e compie il secondo miracolo di giornata: palla in angolo. Le squadre hanno giocato anche in settimana ma i ritmi restano indiavolati fino all’ultimo. Vanden Borre va a guadagnare tempo nascondendo la sfera nella lunetta del corner in un paio di occasioni, come le ali del calcio che fu. Dopo 5 interminabili minuti di recupero Dondarini fischia la fine. Marassi esplode di gioia. I rossoblù, dopo la battaglia, hanno ancora la forza di correre sotto prima sotto la nord e poi sotto la sud. Genoa-Napoli 3-2.