La vita da genoana

IL GENOA CALA IL POKERISSIMO


GENOA: Rubinho; Sokratis (dal 36’ st. Jankovic), Ferrari, Biava, Criscito (1’ st. Bocchetti); Mesto, Motta, Rossi; Sculli, Milito, Gasbarroni (1’ st. Vanden Borre) (a disposizione: Scarpi, Potenza, Brivio, Roman), All. Gasperini CAGLIARI: Marchetti; Pisano, Lopez, Bianco, Agostini (46’ st. Astori); Fini, Conti, Parola; Lazzari (dal 36’ st. Matri); Jeda, Acquafresca (dal 19’ st. Larrivey) (a disposizione: Lupatelli, Matheu, Biondini, Burrai), All. Allegri Arbitro: Sig. Valeri di Roma Assistenti: Sigg. Bagnoli e Di Fiore Ammoniti: Biava, Milito, Lopez, Conti, Fini, Vanden Borre, Bocchetti, Rossi, Agostini. Espulsi: Fini al 32’ st. Quarto Ufficiale: Sig. Pinzani Reti: 24’ pt. Sokratis, 11’ st. Motta, 21’ st. Bianco. Recupero: pt. 1’; st. 4’. Spettatori: 22856 abbonati e 1092 paganti. Salutato da un autentico diluvio che si abbatte sulle squadre durante il riscaldamento pre-partita, il Genoa ritrova l’abbraccio del Ferraris per la sfida con il Cagliari. Nella valigia un pieno di entusiasmo, figlio della splendida prestazione di tre giorni prima al Meazza contro l’Inter, e la consapevolezza di avere l’opportunità di assestare un ulteriore scossone benefico ad una classifica già estremamente positiva. Mister Gasperini conferma sostanzialmente la formazione che ha incantato San Siro, con l’unica variante del recuperato Gasbarroni al posto di Juric, appiedato dal giudice sportivo. Ne conseguono alcuni aggiustamenti in campo, che nello specifico portano Rossi e Mesto ai lati di Motta sulla linea dei centrocampisti. Anche Max Allegri non riserva sorprese ai 25000 di Marassi e schiera l’ex-atalantino Lazzari alle spalle del duo Jeda-Acquafresca, con Parola al posto di Biondini, non al meglio, in mezzo. Il Genoa inizia subito a ritmi sostenuti e con Rossi e Gasbarroni a sinistra e Sculli e Mesto a destra prova ad aggirare la difesa sarda. Milito ruba bene palla sulla trequarti al 5’, ma appena entrato in area avversaria viene tradito dal terreno scivoloso e l’occasione sfuma. Al 8’ il Principe serve al bacio Sculli nei sedici metri, ma Agostini chiude all’ultimo momento. Un minuto dopo ancora Diego si libera al limite e spara di destro: Marchetti blocca. Il Grifone, intanto, difende “a quattro” e tiene Gasbarroni un po’ più accentrato del solito per permettergli di duettare meglio con Milito. Al 14’ si fa pericoloso il Cagliari con Agostini che, su una respinta corta della difesa rossoblù, spara alto. Un minuto dopo è Conti a chiamare Rubinho all’intervento a terra con un tiro da 20 metri. Al 19’ è provvidenziale l’intervento di Biava che, sulla linea, respinge un tiro direttamente da corner di Fini. Al 20’ il Genoa, dopo alcuni minuti di difficoltà, riaccende la luce e con un’azione corale velocissima, tutta di prima, porta Gasbarroni al tiro dal limite. La conclusione dell’ex-parmense si perde di poco a lato alla destra di Marchetti. Al 24’ la svolta. Mesto riprende una respinta della difesa cagliaritana e mette al centro dalla destra. La palla attraversa tutta l’area e finisce sul piede “caldo” di Sokratis che, appostato all’altezza dell’area piccola, spinge in rete: Grifone in vantaggio e seconda rete in campionato per il difensore greco. Al 27’ il Cagliari prova a reagire con Fini, che da fuori area chiama Rubinho alla presa a terra. Al 28’ battibecco tra Lopez e Milito: Valeri ammonisce entrambi. La temperatura del match si alza improvvisamente. Al 31’ scambio Milito-Criscito: il bolide (di destro!) del difensore napoletano viene respinto da Marchetti, che un minuto dopo si ripete su una “sassata” da fuori area di Sculli. Gli ospiti, in ogni caso, non ci stanno a recitare il ruolo di vittime sacrificali e soprattutto con Conti, Fini e Lazzari provano a creare gioco per i veloci Jeda e Acquafresca. La difesa rossoblù fa però buona guardia e rintuzza tutti i tentativi avversari. Mesto, intanto, si segnala ancora una volta come uno dei più in palla, tanto che Sculli gli “cede” spesso il passo sulla destra e si abbassa a coprirgli le spalle. Dopo un minuto di recupero Valeri manda le squadre negli spogliatoi per l’intervallo. La ripresa inizia con due cambi tra i rossoblù: Bocchetti e Vanden Borre prendono il posto di Criscito e Gasbarroni. Al 1’ ci prova subito Lazzari da fuori area: alto. Nel frattempo Mesto passa stabilmente a destra nel tridente (Sculli va a sinistra), mentre Rossi si sposta alle sue spalle e cede la fascia mancina al neo entrato Vanden Borre. Al 6’ gran giocata di Milito sulla sinistra che serve una palla d’oro al centro: Bocchetti e Mesto, però, si ostacolano al momento del tiro e l’azione sfuma. Al 10’ Vanden Borre pesca Milito in area. Assist per Sculli che al volo impegna Marchetti. Sul proseguimento dell’azione, però, Motta si infila in area sulla sinistra e, in scivolata, batte l’estremo difensore sardo sul palo più lontano: 2-0 per il Genoa. Un minuto dopo Conti prova a zittire subito l’urlo di gioia della Nord con un destro su punizione che si stampa sul palo alla sinistra di Rubinho. La palla rimbalza in area e la difesa allontana il pericolo. Al 19’ arrivano forze fresche anche per gli isolani: Larrivey prende il posto di Acquafresca. Ed al 21’ il Cagliari accorcia le distanze: Su una lunga punizione di Fini, Bianco si fa trovare pronto in area e da pochi passi beffa Rubinho: 2-1. La partita è più viva e aperta che mai, con gli uomini di Allegri che non regalano un metro ai rossoblù. Al 32’, però, Fini stende Milito a centrocampo: secondo cartellino giallo e doccia anticipata per il brizzolato centrocampista che lascia i suoi in 10. Al 36’ gran palla di Milito in corridoio per Vanden Borre, che viene anticipato di un soffio dai difensori ospiti. Subito dopo Gasperini si gioca il terzo cambio e mette dentro Jankovic al posto di uno stanchissimo Sokratis, autore di un’ottima prestazione non solo per il gol segnato. Il finale è senza respiro. Il Cagliari, pur in inferiorità numerica, butta in campo ogni energia e crea diverse mischie nell’area rossoblù. Il Genoa, per contro, non conclude degnamente almeno due contropiede favorevolissimi con Milito e Mesto prima e con Motta e lo stesso Principe poi. Negli ultimi 60 secondi di recupero, con il portiere Marchetti avanzato nell’area genoana, Lopez conclude due volte verso “Rubi”, ma il portiere brasiliano fa buona guardia. Poi Valeri fischia la fine. Per il Grifone missione tre punti compiuta, contro un avversario che probabilmente creerà più di un grattacapo a molti avversari in futuro. Ora tre giorni per recuperare forze preziose. La super Udinese è già dietro l’angolo.