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« Messaggio #351IL GENOA CALA IL POKERISSIMO »

UN GRANDE GENOA FERMA L’INTER A SAN SIRO: 0-0.

Post n°352 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da genoai

INTER: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Burdisso, Chivu; Zanetti, Stankovic, Muntari (9’ st. Cruz); Quaresma (1’ st. Obinna), Ibrahimovic, Adriano (1’ st. Balotelli) (a disposizione: Toldo, Materazzi, Maxwell, Mancini), All. Mourinho
GENOA: Rubinho; Sokratis, Biava, Ferrari, Criscito; Rossi (38’ st. Bocchetti), Motta, Juric; Mesto, Milito (33’ st. Jankovic), Sculli (15’ st. Vanden Borre) (a disposizione: Scarpi, Potenza, Brivio, Roman), All. Gasperini
Arbitro: Sig. Orsato di Schio
Assistenti: Sigg. Pugiotto e Cariolato
Quarto Ufficiale: Sig. Marelli
Ammoniti: Muntari, Criscito, Ferrari, Maicon, Juric, Ibrahimovic, Motta, Burdisso
Espulsi: Juric
Recupero: pt. 1’; st. 6’.

Mourinho contro Gasperini, Julio Cesar contro Rubinho, Ibrahimovic contro Milito. Sono tante le sfide nella sfida a San Siro. Principalmente, però, sono di fronte Inter e Genoa, ovvero la squadra più forte dell’intera serie A ed un’altra, quella rossoblù, che, facendo proprie le parole pronunciate in settimana dal presidente Preziosi e dallo stesso principe Milito, vuole provare a fare uno scherzo ai nerazzurri. Gasperini deve rinunciare all’ultimo, oltre a Palladino, anche a Gasbarroni e schiera Sculli a supporto di Milito. A centrocampo conferma per Motta e rientro in squadra per Rossi; in difesa ritrova una maglia Sokratis, con Criscito confermato a sinistra nella difesa a quattro. Nell’Inter le novità sono Burdisso ed Adriano, con Materazzi e Balotelli in panchina. Nella bolgia del Meazza i padroni di casa provano subito a premere sull’acceleratore: al 2’ Quaresma va via sulla sinistra, rientra e mette al centro. Adriano non ci arriva di un soffio. All’8’, però, il Genoa dà lezione di pressing e ruba palla con aggressione corale sulla trequarti: Mesto, impiegato sulla sinistra, si accentra e spara da fuori area. Alto. Le squadre si schierano in modo speculare, con modulo 4-3-3 più prudente per il Grifone (Sculli e Mesto rientrano spesso sulla linea dei centrocampisti) e più offensivo per i campioni d’Italia, che tengono Quaresma ed Adriano vicini ad Ibrahimovic. Il prodotto è una serie di scontri diretti molto avvincente. Proprio vincendo uno di questi duelli, Ibrahimovic si libera sulla destra a spara in porta: Rubinho blocca a terra. Dopo 20’ di pressione nerazzurra il Genoa comincia a macinare gioco. Al 21’ apertura per Sculli sulla destra, cross al centro per Milito che, di testa, chiama all’intervento Julio Cesar. Un minuto dopo risponde l’Inter con Ibrahimovic che, partito in posizione sospetta di fuorigioco, entra in area ma, pressato da Sokratis, conclude fuori. Al 26’ lo svedese tocca duro con il gomito Motta su una mischia in area: Orsato non interviene ed il brasiliano riprende il proprio posto dopo l’intervento dei sanitari rossoblù. Al 31’ ancora Ibrahimovic stoppa in area, si gira e, controllato da Biava, tira alto di un soffio. Al 35’ break del Genoa: Motta in percussione serve Milito, che dribbla a rientrare e conclude a rete. Sulla respinta di Julio Cesar si avventa Mesto che però, sbilanciato, conclude altissimo. Un minuto dopo lo stesso Mesto fa partire un siluro da almeno 20 metri: traversa piena. Al 37’ risponde l’Inter con il solito Ibrahimovic, che si libera sulla destra ed impegna Rubinho. Il Genoa, però, cresce e l’urlo della Nord formato trasferta si fa assordante nella “Scala” del calcio. Sculli e Sokratis provano un paio di ottime combinazioni sulla destra, mentre sulla fascia opposta è Maicon a proporsi in altrettante occasioni al cross. Il risultato, però, non cambia e le squadre vanno al riposo sullo 0-0. Ottima frazione per il Genoa, che controlla un’Inter dalle grandi individualità e si fa pericolosissimo in almeno due occasioni (Milito e Mesto).
Alla ripresa del gioco l’Inter si presenta con due novità: Obinna e Balotelli rilevano Quaresma ed Adriano. Invariato l’undici rossoblù. Proprio Obinna si presenta nel migliore dei modi sul palcoscenico di San Siro: dribbling secco sulla destra e conclusione di poco a lato. Come nel primo tempo i nerazzurri provano a partire “a mille”. Il Genoa stringe i denti e, appena può, si ripropone nella metà campo avversaria. Al 9’ si fa male Muntari e Mourinho deve già ricorrere al terzo cambio: dentro Cruz a rimpolpare ulteriormente un attacco già stellare. Subito dopo Ibrahimovic prima conclude di testa poco sopra la traversa e poi “battibecca” con Motta: Orsato ammonisce entrambi. Al 14’ azione confusa in area genoana: la palla, quasi impazzita, schizza verso la porta rossoblù e si infrange sulla traversa. Sul ribaltamento Milito si libera al limite e spara a rete: Julio Cesar si fa trovare pronto. Al 15’ Juric commette un fallo a centrocampo su Balotelli e Orsato gli mostra il secondo cartellino giallo: Genoa in 10 nell’ultima mezzora di gioco. Gasperini aggiusta allora il modulo: dentro Vanden Borre al posto di Sculli, generosissimo come al solito. Il belga si piazza al fianco di Motta, con Rossi e Mesto sugli esterni a disegnare un 4-4-1. Al 19’ ilo solito Milito si libera del diretto avversario e conclude da fuori area: ancora Julio Cesar respinge con difficoltà. Al 24’ Obinna scarta mezza difesa rossoblù e mette in mezzo: Criscito chiude provvidenzialmente in angolo. Al 29’ Balotelli ci prova su punizione dalla trequarti: la conclusione rasoterra è bloccata da Rubinho. L’Inter cerca ora di sfruttare l’uomo in più e prova a schiacciare il Grifone nella propria metà campo. Zanetti scambia con Ibrahimovic sulla destra ma “cicca” la palla al momento di concludere. La stanchezza inizia a farsi sentire nelle file rossoblù. Milito è stremato e Gasperini lo richiama in panchina. Al suo posto Jankovic. Vanden Borre, intanto, trova bene la posizione in campo e ruba in diverse occasioni la sfera agli avversari per poi rilanciare i compagni in contropiede. Al 38’ terzo cambio per il Grifone: Bocchetti rileva Rossi. Criscito passa in mezzo al campo, con il belga che scala a destra. L’Inter scarica al centro dell’area genoana almeno una dozzina di palloni su cui Rubinho si fa trovare sempre pronto. Il finale è al cardiopalma, con 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara. I nerazzurri attaccano con la forza dei muscoli e dei nervi. Ma il Genoa regge alla grande. Anzi, proprio allo scadere del recupero Vanden Borre si invola sulla destra e viene messo a terra fallosamente. Della punizione si incarica Motta: il suo sinistro maligno costringe Julio Cesar alla deviazione miracolosa in angolo. Poi Orsato fischia la fine. Il Genoa esce imbattuto da San Siro dopo una prestazione eccezionale, fatta di tecnica e personalità prima e di grinta ed intelligenza nel finale, dopo l’espulsione di Juric. A San Siro in molti si attendevano una grande Inter. Per gran parte della gara si è visto, al contrario, un Grifone pressoché perfetto.

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Commenti al Post:
genoa_brianza
genoa_brianza il 28/10/08 alle 17:44 via WEB
si si, un grifone pressoche perfetto! ma spesso parlano di partita perfetta quelle partite a san siro dove nessun varco e' aperto alle milanesi. Ma la nostra partita perfetta e' stata quella di saper giocare a calcio senza timori grazie ai piedi sopraffini di milito e motta e perche' no del greco e criscito. FORZA GENOAA
 
 
genoai
genoai il 28/10/08 alle 20:52 via WEB
Quello che dici è vero, però bisogna veramente dire un GRAZIE a TUTTI anche perchè i preziosi palloni che arrivano sui piedi del Principe sono spesso oggetto di una buona/ottima preparazione dell'azione da parte di tutti. Dire che parlare di "azione corale" da parte di tutti "diretta" da un grande direttore d'orchestra potrebbe essere, almeno fino ad ora, un buon paragone. FORZA GENOA
 
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