GENOVA LIGURIA

Si discute di moschea tra risse, urla e insulti


 GENOVA - Seduta tesa ieri al Consiglio comunale tutto dedicato al dibattito sulla moschea al Lagaccio. In 250 sono accorsi a Palazzo Tursi per assistere alla seduta, ma solo una cinquantina hanno trovato spazio. Gli altri sono rimasti all’esterno, dove hanno protestato: «Il Comune dovrebbe organizzare un dibattito in piazza ». Contestazioni all’arrivo del sindaco Marta Vincenzi. Non è andata meglio in Sala Rossa, dove il presidente del Consiglio Giorgio Guerello ha più volte interrotto la seduta per le rumorose proteste. Sono stati allontanati i leghisti Francesco Buzzone e Gian Alberto Conte, che ha lanciato volantini e una borsa di documenti verso il sindaco e sfiorando alcuni consiglieri. Conte ora rischia una denuncia. Centrodestra spaccato per il parere favorevole di Alberto Gagliardi, di Forza Italia, attaccato dalla Lega e sconfessato dal suo stesso partito. Il dibattito è stato sospeso quando gli abitanti del Lagaccio hanno lanciato al sindaco le lettere ricevute per spiegare le ragioni della scelta. La seduta è stata sospesa, mentre si rischiava la rissa tra alcuni consiglieri del centrosinistra e il pubblico. Mezz’ora dopo la seduta è ripresa, con l’intervento del sindaco, più volte interrotto dal pubblico, e concluso con i voti agli ordini del giorno dei due schieramenti. (NUR EL GAWOHARY)(da metro.it)